Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

L'Olanda sconsiglia la dose booster agli adolescenti: "C'è il rischio di miocardite"

  • a
  • a
  • a

Il Consiglio Superiore di Sanità olandese non consiglia la terza dose agli adolescenti. "C'è il rischio di miocardite" scrive in un comunicato del 4 febbraio 2022 al contrario di quanto invece detta linea europea che insiste con il ciclo primario e sulla terza dose ma non raccomanda la quarta perché - al momento - non ci sono prove sufficienti per raccomandarla alla popolazione generale, come ha confermato l'Agenzia europea per i medicinali, che continuerà però ad analizzare i dati provenienti dagli altri Paesi come Israele. Non destano particolari preoccupazioni le sottovarianti di Omicron che stanno emergendo, tra cui la cosiddetta BA.2.

Intanto per la prima volta si intravede una tregua e sullo sfondo una plausibile fine della pandemia. A dirlo è il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge, che ha delineato un quadro ottimista nonostante l'altissimo numero di infezioni. I casi rilevati nella scorsa settimana sono stati 12 milioni, un numero mai visto dall'inizio della pandemia nella regione europea dell'Organizzazione mondiale della Sanità (che comprende una vasta area dall'Atlantico al Pacifico con 53 paesi). Basti pensare che dall'inizio dell'anno è stato segnalato il 30% di tutte le infezioni Covid dall'inizio della pandemia. Una diffusione "in gran parte determinata dall'elevata trasmissibilità della variante Omicron" ma che non è coincisa con un'altrettanta pressione sul sistema sanitario come avvenuto nelle altre ondate.

"Nel complesso, i ricoveri in terapia intensiva non sono aumentati in modo significativo e per ora il numero di morti in tutta la regione sta iniziando a stabilizzarsi", ha detto Kluge. Motivi sufficienti per intravedere il raggiungimento del plateau e di una certa immunità nella popolazione. Si tratta, insomma, di un contesto nuovo quello delineato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, una situazione che "lascia pensare alla possibilità di un lungo periodo di tranquillità e a un livello molto più alto di protezione della popolazione". "Non voglio dire che sia finita ma ci sono tre elementi positivi che farebbero pensare bene", ha precisato il direttore. E questi sono: l'ampia copertura vaccinale e immunità naturale acquisita, l'uscita dalla stagione invernale e la minore gravità della variante Omicron. Tutto ciò fa ben sperare, a condizione che si continui a vaccinare e mantenere alta la protezione della popolazione.

 

Dai blog