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Caso Epstein, "la Regina non paga". Il principe Andrea vende lo chalet per le spese legali

Pina Sereni
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Il principe Andrea ha trovato un acquirente per il suo chalet a Verbier, sulle Alpi svizzere. Secondo quanto riportano i tabloid britannici, il duca di York sarebbe stato costretto a vendere l'abitazione a un misterioso milionario, per una somma superiore ai 17 milioni di sterline, per poter pagare le spese legali della vicenda che a New York lo vede imputato per presunti abusi sessuali ai danni di Virginia Giuffre.

Andrea, 61 anni, secondo quanto scrive il Sun sarebbe fiducioso di poter completare presto la vendita del lussuoso chalet. Ma, prima di tutto, il terzogenito della regina Elisabetta dovrà risarcire Isabella de Rouvre, la donna che gli prestò i soldi per l'acquisto dell'immobile e che poi, un anno e mezzo fa, lo ha citato in giudizio per 7 milioni di sterline. Al principe rimarrebbero comunque 10 milioni di sterline, da utilizzare per pagare le spese legali in America o per trovare un accordo extragiudiziale con la Giuffre. Sarebbe stato trovato un acquirente e concordato un prezzo. La vendita «non è ancora stata completata. Ma si spera che lo sarà presto».

Nel frattempo, lo chalet è stato usato per le vacanze natalizie dalla ex moglie di Andrea, Sarah Ferguson, e dalle figlie, la principessa Beatrice e la principessa Eugenia, insieme ai loro mariti. Ieri mattina sono tutti stati forografati mentre lasciavano la Svizzera.

Per quanto riguarda le accuse per presunti abusi sessuali nei confronti del principe Andrea, tutto sarebbe accaduto durante i festini organizzati da Jeffrey Epstein, il miliardario americano che poi si è tolto la vita in carcere. Nella prima udienza del caso, gli avvocati del terzogenito della regina Elisabetta, aveva affermato che nel 2009 Epstein e Giuffre avevano stabilito un accordo da 500 mila dollari per non intraprendere nessuna causa legale, né contro Epstein stesso né contro altre persone coinvolte in questa vicenda. Cinque giorni fa, inoltre, i legali del duca di York, secondo la loro interpretazione, questo accordo annulerebbe la causa e dunque questo nuovo processo dovrebbe essere subito mandato in archivio. Secondo il suo team legale, il documento del 2009 esclude ogni causa contro il principe, anche se questi non viene espressamente nominato nell'accordo. I difensori della Giuffré sostengono che l'accordp, siglato in Florida, non si applica agli abusi compiuti da Andrea che sarebbero avvenuti a New York, Londra e nelle isole Vergini.

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