Europa in zona rossa

Covid, Europa in zona rossa e in Austria scatta l'obbligo vaccinale: multa di 600 euro a trimestre ai no vax

Mentre l'Ecdc colora di rosso e arancione tutta Europa, salvando e lasciando in giallo solo alcune parti di Italia e Spagna, tutto il mondo corre ai ripari a causa del dilagare della variante Omicron

Fra i primi Paesi a correre ai ripari c'è l'Austria che sta lavorando al disegno di legge per l'obbligo vaccinale che entrerà in vigore a febbraio. in base al nuovo provvedimento per i no vax scatterà la multa: ogni tre mesi a chi non si è vaccinato arriverà a casa un invito dal Ministero della Sanità a farsi immunizzare e, in caso di inottemperanza, ci sarà una sanzione a partire da 600 euro. La multa potrebbe arrivare a costare 3.600 euro per chi non la paga entro i termini stabiliti. 

  

Esentati dall'obbligo vaccinale gli under 14, le donne incinta, chi è guarito da meno di 180 giorni e chi non può essere vaccinate per motivi di salute certificati. Per le donne che hanno partorito e i ragazzi che compiono 14 anni c'è un mese di tempo per ricevere la prima dose. Una decisione quella del governo del Cancelliere Alexander Schallenberg, giustificata dai contagi sempre più in aumento e il bassissimo tasso di vaccinazione (circa il 66 per cento degli 8,9 milioni di austriaci è completamente vaccinato). Altro che super green pass antidemocratico sul quale il dibattito è accesissimo in Italia : l'Austria è il primo Stato dell’Unione europea, e uno dei pochi al mondo, dove il vaccino non sarà più facoltativo. Il Paese adesso è in lockdown totale per vaccinati e non, fino al 12 dicembre incluso.

Anche in Germania, dove l'8 dicembre Angela Merkel passerà ufficialmente il testimone della cancelleria a Olaf Scholz dopo 16 anni, non va meglio. E la Cancelliera, ancora in tempo per dire la sua in materia di coronavirus, annuncia l'introduzione di misure pari a un lockdown per le persone non vaccinate. In conferenza stampa, dopo l'incontro con i governatori degli Stati federati, ha confermato che la regola 2G (che consente l'accesso ai luoghi pubblici solo alle persone vaccinate o guarite) sarà estesa ai negozi al dettaglio; lo stesso varrà per l'accesso a strutture ed eventi per attività culturali e ricreative (cinema, teatri, ristoranti) indipendentemente dall'incidenza. Perché serve un "atto di solidarietà nazionale" per ridurre la pressione sugli ospedali, trovandosi la Germania in una situazione ben più difficile dell'Italia, che Merkel loda: "Se avessimo un'incidenza come quella dell'Italia, starei meglio", precisa. E anche per questo il Parlamento valuterà l'obbligo di vaccinazione generale contro il Covid-19, che potrebbe entrare in vigore da febbraio. In questo clima, però, in Germania fanno discutere le parole del presidente della Commissione vaccinale permanente (Stiko), Thomas Mertens, che al momento non farebbe vaccinare suo figlio di sette anni a causa della mancanza di dati. "Se la malattia non gioca un ruolo serio per la persona da vaccinare da un punto di vista medico - ha detto alla Frankfurter Allgemeine Zeitung -, bisogna essere tanto più certi che la vaccinazione sia ben tollerata a lungo termine". 

Intanto, la nuova ondata di contagi inizia a intaccare le feste natalizie. E se almeno 50 persone a Oslo sono state infettate dalla variante Omicron durante una festa aziendale in un ristorante, la Germania ha già deciso di vietare la vendita dei fuochi d'artificio per Capodanno, per evitare che eventuali feriti possano aumentare la pressione sugli ospedali.