presidenziali francesi
Valerie Pecresse, chi è la candidata di Les Republicains che sfida Macron
Valerie Pecresse, presidente 54enne dell’Ile-de-France, la regione di Parigi, è la candidata dei Republicains alle elezioni presidenziali francesi del 2022. È stata votata dal 61% degli iscritti al partito gollista nel secondo turno del congresso, battendo Eric Ciotti, che si è fermato al 39%. «Gireremo la pagina di Macron senza lacerare le pagine della storia di Francia», ha affermato Pecresse nel suo primo discorso da candidata assicurando una «vera rottura» e sottolineando che «la destra repubblicana è tornata».
Fermare «l’immigrazione incontrollata», ridurre il peso schiacciante del debito della Francia, ma anche mettere fine alla globalizzazione senza regole sono fra i primi impegni che ha preso la candidata davanti ai militanti. «Per la prima volta - ha poi osservato - il partito di de Gaulle, Pompidou, Chirac e Sarkozy ha una donna candidata alle elezioni presidenziali. Penso a tutte le donne di Francia». Ciotti e gli altri esponenti del partito hanno immediatamente lanciato un appello all’unità sostenendo Pecresse. «Hai vinto questa elezione e ora hai l’enorme responsabilità di portare la nostra famiglia politica verso la vittoria. La tua campagna è stata degna, potente e audace», ha detto Ciotti. «Siamo tutti uniti dietro la nostra candidata. È stata una giornata straordinaria, la destra ha ritrovato il suo Dna», ha evidenziato il presidente del partito, Christian Jacob, spiegando che sono stati 150 mila gli iscritti che hanno preso parte alla votazione elettronica.
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A Pecresse è arrivato anche il sostegno di Francois Fillon, il quale le augura di «vincere per la Francia». In passato sempre nella corrente centrista del partito, la candidata dei Republicains ha tuttavia un programma più di destra. Secondo diversi analisti, ha fatto sue molte posizioni di Ciotti, l’anima più spostata a destra del partito, in particolare per quanto riguarda la questione dell’immigrazione, che intende risolvere introducendo delle quote di ingresso per Paese da stabilire di anno in anno. Allo stesso modo, Pecresse propone un giro di vite contro la delinquenza, inasprendo le pene e inviando l’esercito nei «quartieri sensibili» per ristabilire l’ordine.
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Sul tema dell’età pensionabile propone invece di posticiparla dai 62 anni attuali a 65 anni. L’obiettivo, adesso, è raccogliere consensi unendo il partito, che in questi ultimi anni ha vissuto numerose divisioni. Poco prima dell’annuncio dei risultati, Ciotti ha avvertito che «se la nostra famiglia non fa suoi i valori della destra non riuscirà a riconquistare gli elettori che ora guardano a Zemmour, Le Pen e Macron». «Sono dispiaciuta per gli elettori dei Republicains perchè, in realtà, Valerie Pecresse è forse la più vicina a Emmanuel Macron fra gli esponenti del partito che hanno partecipato alla competizione interna», ha detto Marine Le Pen, presidente del Rassemblement National e candidata alle elezioni presidenziali francesi del 2022, commentando la decisione dei Republicains. «Ha praticamente lo stesso profilo di Macron e certamente le sue stesse posizioni su numerosi temi», ha aggiunto.