il caso
Francia, ragazza rapita fa muovere 200 militari per le ricerche. Poi confessa: "Mi sono inventata tutto"
Ha detto di aver mentito e di essersi inventata la storia del rapimento l’adolescente sparita mentre faceva jogging nel dipartimento francese della Mayenne e poi ritrovata 24 ore più tardi a pochi chilometri di distanza, nella località di Sablé-sur-Sarthe. La giovane ha confessato di aver detto il falso mentre veniva ascoltata dagli inquirenti oggi, ha riferito Céline Maigne, procuratore della Repubblica di Laval. «Ha detto di non essere stata rapita e di essersi recata a piedi a Sablé-sur-Sarthe».
Le ferite che ha riportato sarebbero accidentali e secondo il racconto della ragazza anche la maglietta tagliata sarebbe opera sua. La giovane si è detta desolata di aver provocato una mobilitazione imponente per ritrovarla. La ragazza era uscita per andare a correre nella foresta di Bellebranche, lunedì pomeriggio. Non vedendola tornare, i genitori avevano segnalato la sua scomparsa. Il giorno dopo era stata ritrovata viva, ferita in un ristorante dove aveva raccontato di essere stata rapita da due giovani che l’avevo costretta a salire su un camioncino per poi rinchiuderla in una casa. Quindi aveva detto di essere riuscita a fuggire affrontando uno dei due rapitori che era rimasto solo. Il camioncino era risultato introvabile.
Martedì erano stati mobilitati oltre 200 militari che per ritrovarla avevano avviato le ricerche in un’area di 190 ettari di territorio. Era stata aperta un’inchiesta per rapimento e sequestro.