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“Percezione diversa al mondo”. La telefonata sull'Afghanistan che inguaia Joe Biden: rischia l'impeachment

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L’Afghanistan può segnare la fine dell’amministrazione di Joe Biden, che ora rischia seriamente l’impeachment. Ad inguaiare il presidente degli Stati Uniti d’America è la Reuters, che ha svelato la trascrizione di una telefonata di 14 minuti con l'ex presidente afghano Ashraf Ghani, fuggito ad Abu Dhabi prima della presa di Kabul da parte dei talebani. Il contatto tra i due capi di stato risale al 23 luglio, appena tre settimane prima della conquista del potere da parte dei guerriglieri islamici, e le parole mettono a serio pericolo la permanenza di Biden alla Casa Bianca. 

 

 

Biden invita l’ormai ex presidente afghano a dare "una percezione diversa al mondo" rispetto al reale andamento della guerra interna con i talebani. "Puoi contare su 300 mila soldati ben armati, contro i 70 mila dei talebani. I tuoi sono stati ben equipaggiati”, le parole del presidente Democratico che ha preso il posto di Donald Trump. Il suo interlocutore si mostra ansioso: “Stiamo affrontando un'invasione di grandi proporzioni, ci servono armi per difenderci”, e Biden ha provato a tranquillizzarlo così: "È solo una questione di percezione, il mondo pensa che la guerra con i talebani non stia andando bene. Che sia vero o no, c'è bisogna di proiettare all'esterno un'immagine diversa. Se ci fosse una tua conferenza stampa, con le figure di spicco dell'Afghanistan, questa percezione cambierebbe di molto”. La telefonata bollente con Ghani è arrivata però ai media e ora Biden rischia il posto.

 

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