Afghanistan, i talebani prendono anche l'ultima roccaforte nel Panshir. Ma la Resistenza nega
I talebani si preparano ad annunciare il nuovo governo dell'Afghanistan, mentre rivendicano la vittoria nel Panshir, ultima roccaforte rimasta in mano agli oppositori. Secondo gli studenti coranici la valle sarebbe passata sotto il loro controllo. Diversa la versione fornita dal Fronte di resistenza nazionale, guidato da Ahmad Massud, secondo cui i fondamentalisti sarebbero stati respinti.
A Kabul in serata si sono sentiti diversi spari, alcuni li hanno attribuiti ai festeggiamenti per la presa dell'area ribelle. A lanciare l'allarme sulla situazione critica nel Panshir è stato su Twitter il vicepresidente del governo Ghani, Amrullah Saleh. "I talebani hanno bloccato l'accesso umanitario, usano uomini per sminare il campo, hanno chiuso le linee telefoniche, tagliato l'elettricità e non consentono nemmeno l'ingresso dei medicinali", ha denunciato il politico, chiedendo alla comunità internazionale di prendere atto del "comportamento criminale e terrorista dei talebani".
Sabato i mujaheddin annunceranno il nuovo esecutivo che, secondo quanto riportato dai media internazionali, dovrebbe avere alla guida il mullah Baradar, presidente dell'ufficio politico a Doha, in Qatar. Mentre al leader dei talebani Hibatullah Akhundzada, dovrebbe spettare il ruolo di Guida suprema, simile a quello detenuto da Ali Khamenei in Iran.
A Kabul decine di manifestanti si sono radunati fuori dal palazzo presidenziale per esortare la nuova leadership talebana a sostenere i diritti delle donne, acquisiti sotto il patrocinio dell'Occidente, e a includerle nel prossimo governo. Un testo diffuso dai manifestanti chiede che alle donne afghane vengano garantiti pieni diritti all'istruzione e le libertà generali, inclusa la libertà di parola. Il giorno precedente una manifestazione simile si era già tenuta a Herat.
Intanto sono emersi nuovi dettagli sull'attentato terroristico che ha colpito l'aeroporto di Kabul causando la morte di quasi 200 persone tra cui 13 militari statunitensi. Lo Stato islamico ha riferito che il kamikaze che si è fatto esplodere fuori dallo scalo era da poco uscito di prigione. Secondo quanto riporta la Bbc, il 15 agosto gli studenti coranici hanno liberato migliaia di detenuti dal carcere Pul-e-Charkhi della capitale e tra questi ci sarebbero stati anche membri dell'Isis e di al-Qaeda.
L'Isis ha riferito in una newsletter online che l'attentatore Abdul-Rahman al-Logari e "un certo numero di suoi fratelli" sono usciti di prigione "mentre le forze dell'ex governo sono fuggite", e che, non appena libero, si è arruolato nella squadra di kamikaze del gruppo.