accuse reciproche
Il fallimento in Afghanistan spacca l’amministrazione Biden: scambio di accuse tra intelligence e Governo
Non si placano le polemiche negli Usa per la scoppola Afghanistan. Il Dipartimento delle Difesa americano punta il dito contro l'intelligence statunitense per quanto accaduto a Kabul e dintorni, ma gli 007 respingono le accuse: la Casa Bianca e il Pentagono stanno cercando un capro espiatorio per giustificare il fallimento. La notizia arriva dalla Cnn: le fonti riservate hanno specificato che all'interno dell'amministrazione di Joe Biden è partita la resa dei conti su quanto accaduto in Afghanistan.
Leggi anche: Afghanistan, la clamorosa telefonata di Biden a Ghani: "Batteremo i talebani con un diverso story-telling"
Nel disastro dopo 20 anni di guerra c’è qualcosa che non torna e che andrebbe chiarito, come ad esempio la fuga dell’ex presidente Ashraf Ghani e l’immediato giuramento di fedeltà ai talebani del fratello, Hashamt Ghani Ahmadzai. Ghani era considerato un fantoccio nelle mani statunitensi ma poi è stato il primo a lasciare baracca e burattini per rifugiarsi in sicurezza ad Abu Dhabi, dove è stato accolto da Mohammed Bin Zayed, sceicco degli Emirati Arabi Uniti. Il rapido abbandono di Ghani ha fatto sorgere molti interrogativi negli Usa, anche perché Zayed è il nemico giurato dell’emiro del Qatar, paese in cui è stato firmato l’accordo tra Donald Trump e i talebani. Ennesima grana per Biden, che ha ricevuto numerose accuse.