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Isis-K, chi sono gli attentatori di Kabul anti-talebani

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È «altamente probabile» che ci sia l’Isis-K dietro agli attacchi suicidi avvenuti fuori dall’aeroporto di Kabul. Lo dice una fonte della Difesa del Regno Unito, citata dall’emittente britannica Sky News. Il riferimento è al gruppo terroristico Stato islamico Khorasan, detto anche Isis-K.

I primi sospetti dell’attentato a Kabul sono i membri dello Stato islamico della provincia di Khorasan, gruppo terroristico noto come Isis-K o Iskp. Già da alcuni giorni vi erano allarmi dei servizi occidentali che attribuivano a questo gruppo l’intenzione di colpire le operazioni del ponte aereo a Kabul con un attentato suicida. Secondo Charlie Winter, ricercatore al Centre for the Study of Radicalisation dell’università di Londra, l’aeroporto e le folle in partenza rappresentano "una perfetta riunione di diversi obiettivi" del gruppo: i militari americani, gli afghani filo occidentali e i talebani, che l’ Isis-k considera apostati».

 

 

 

 

 

Il gruppo, ricorda il Guardian, è stato fondato 6 anni fa nella provincia sud occidentale pachistana del Balochistan, durante un incontro fra due emissari dell’Isis e un gruppo di talebani delusi dai loro comandanti. Allora lo Stato Islamico era nel pieno del suo successo e controllava ampie parti dell’Iraq e la Siria. Il nome di provincia di Khorasan si riferisce a imperi musulmani medioevali in un’area fra parti dell’Iran, l’Afghanistan e l’Asia centrale. L’Isis ritiene che i talebani abbiano abbandonato la fede musulmana, dato che hanno accettato di trattare con gli americani. Li considera troppo pragmatici e non abbastanza rigorosi nell’applicare la legge islamica. In Afghanistan sia i talebani che al Qaeda si sono opposti all’espansione dell’ Isis- K, così come naturalmente hanno fatto il deposto governo di Kabul e le forze occidentali. Per questi il gruppo era in difficoltà nel 2019 e la prima parte del 2020: controllava poco territorio e aveva subito perdite di leader e militanti.

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