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Charlene di Monaco "quella volta che Carolina". Rispunta un inquietante precedente

Giada Oricchio
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Charlene Wittstock e Alberto di Monaco sarebbero sull’orlo del divorzio e rispunta un vecchio retroscena. La permanenza di Sua Altezza Serenissima in Sudafrica sa di trasloco: dopo 10 anni e due eredi il suo compito alla corte monegasca sarebbe concluso e sarebbe finalmente libera di rifarsi una vita. Sussurri, indizi, ipotesi. Per ora niente di certo se non che la principessa resterà nel paese d’origine fino a ottobre a causa di una grave infezione otorinolaringoiatrica che le è costata due interventi chirurgici e una lunga convalescenza. Lontana dai figli di 7 anni Jacques e Gabriella, ma soprattutto dagli intrighi di Palazzo.

Non è un mistero che il sorriso sul volto dell’ex nuotatrice olimpionica si sia spento ben prima delle nozze. Ma la somiglianza con l’algida e indimenticata Grace Kelly, madre di Alberto, Carolina e Stephanie, e la necessità che il primogenito di Ranieri mettesse su famiglia e avesse eredi legittimi, smettendo i panni del playboy con figli sparsi nel mondo (riconosciuti ma non buoni per la successione reale), hanno fatto di lei la “preda” perfetta per rilanciare il marketing della favola che si ripete nella lussuosa ed esclusiva Rocca affacciata sul Mar Ligure.

Non a caso è ritornato a galla un dietro le quinte tanto clamoroso quanto vero: nel 2011 Charlène non voleva più sposarsi, tentò la fuga dal Principato per ben tre volte e riuscì a scappare alla vigilia delle nozze, ma venne riacciuffata all’aeroporto da Carolina, la sorella maggiore di Alberto. Fu lei a correrle dietro, a fermarla e costringerla con ogni mezzo a ritornare a Corte e salire all’altare. Oggi si sta consumando l’epilogo di quella finta fiaba? Probabile. E la lunga lontananza di Charlène mamma dai bambini alimenta l’idea che ci sia qualcosa di serio e importante sotto questa oscura vicenda, probabilmente un ferreo contratto prematrimoniale in cui, in caso di separazione, la prole deve restare e crescere a Monte Carlo.

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