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Covid, da Israele altra novità: dai record anti-Covid alla quarantena anche per i vaccinati in arrivo

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Ogni giorno ce n’è una, stavolta da Israele. Troppi positivi in appena 24 ore, che è un “primato” che non si registrava dal febbraio scorso. Israele ha registrato oltre 6.000 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore. Si tratta del dato più alto rilevato dall’inizio di febbraio nel Paese, la cui campagna vaccinale è stata una delle più rapide al mondo. Il numero di casi gravi si è avvicinato a quota 400. Su 130.669 test effettuati, 6.275 sono risultati positivi, per un tasso di positività del 4,84%. Di qui la svolta del governo di Tel Aviv.

Chi vuole entrare da fuori in Israele dovrà assoggettarsi alla quarantena. Anche se vaccinati? Sì. Anche se vaccinati, hanno deciso le autorità. Con effetto immediato chi arriva da una trentina di Paesi a rischio, fra cui l’Italia, deve osservare una quarantena obbligatoria nella propria abitazione, anche se è stato vaccinato o se è guarito del Covid, e ciò indipendentemente dalla età. Lo ha reso noto il ministero della sanità.

Il ministero ha pubblicato inoltre una lista di Paesi “a rischio massimo” nei quali agli israeliani è vietato recarsi se non in casi eccezionali approvati per tempo. Questa lista, di una dozzina di Paesi, include Gran Bretagna, Spagna, Russia, Turchia e Cipro. Il ministero ha anticipato che queste ultime restrizioni saranno adottate dal 16 agosto.

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