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Il principe Carlo in vendita: così il nipote di Camilla ha fregato tutti e lucrato sulla corona

Giada Oricchio
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Nel libro “Avanti Jeeves”, il maggiordomo suggerisce a uno spiantato amico del suo padrone Bertie Wooster, il personaggio uscito dalla fantasiosa penna di P.G. Wodehouse, di vendere a un gruppo di arricchiti americani, incontri con un nobile parente inglese per fare un po’ di soldi e sposare la donna che ama. Ebbene, la realtà ha superato la fantasia perché qui trattasi niente meno che del principe Carlo, duca di Cornovaglia ed erede al trono d’Inghilterra. Ben Elliot, 45 anni, nipote di Camilla Parker Bowles, duchessa di Cornovaglia, avrebbe letteralmente “venduto l’accesso al principe Carlo”. Elliot, presidente del Partito Tory nonché proprietario dell’azienda di concierge Quintessentially, che fornisce servizi di ogni genere a miliardari capricciosi e incontentabili, avrebbe fatto pagare i suoi clienti per stringere la mano al futuro Re.

 

 

A rivelare il lucroso e assai poco raffinato giro di affari è stato il “Sunday Times” che ha citato il “pentito” Mohamed Amersi, magnate delle telecomunicazioni, ex membro di Quintessentially grazie a una quota annuale di 15mila sterline. Vendere il parente famoso come un pesce in un acquario potrebbe strappare un sorriso amaro, ma c’è da porsi una domanda: il futuro Re sapeva cosa faceva il nipote acquisito o era all’oscuro di avere il cartellino del prezzo attaccato sulla schiena? Per ora è trapelato che il milionario Amersi nel 2013 vide Carlo nell’antica residenza di Dumfries House in Scozia in occasione di una cena per la Prince’s Foundation e subito dopo divenne membro del suo entourage donando oltre 1,2 milioni di sterline agli enti di beneficenza del principe. Quando si dice “essere nel giro che conta”.

 

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