principe esplosivo
Il principe Harry sgancia il memoriale, panico a Buckingham Palace. La biografia nel libro bomba
"Non dovevo chiedere il permesso alla Regina". Harry d'Inghilterra pubblicherà una biografia sulla Megxit e Buckingham Palace trema. Il progetto, tenuto segreto per un anno, appare come un’altra bomba a orologeria per radere al suolo la monarchia più antica del mondo e fare soldi sull’unica cosa monetizzabile per i Sussex: la Royal Family. Harry e Meghan sognavano l’indipendenza economica, ma hanno scoperto che per ottenerla bisogna lavorare: gli eventi su larga scala per Netflix e Spotify languono in un cassetto, si contano un podcast a Natale 2020 e una bozza (i 18 milioni di dollari dell’accordo saranno versati quando i doveri saranno conclusi, nda).
Così il secondogenito di Carlo e lady Diana ha annunciato che a ottobre pubblicherà un libro esplosivo sulla famiglia reale. Si tratta delle sue memorie: tutta la verità, nient’altro che la verità sulla rutilante Megxit cioè l’addio al ruolo di “royal working”.
La casa editrice Penguin Random House (la stessa che ha dato 65 milioni di dollari agli Obama per le loro reminescenze) ha annunciato la fatica letteraria con un tweet firmato Principe Harry, duca di Sussex: “Lo scrivo non come il principe che sono nato ma come l'uomo che sono diventato”. Però poi affida al portavoce il compito di dichiarare al mondo: "Harry non aveva bisogno del permesso di Elisabetta o Carlo o William per raccontare la sua verità anche se Sua Maestà è stata avvisata di recente". Ora, bisogna dire che Harry e Meghan spulciano e frugano nelle scaramucce e nelle gelosie parentali, sbattendole in prima pagina, proprio come fanno gli odiati tabloid Evidentemente starnazzano alla privacy perché pensano che gli intrighi a corte siano il loro pane quotidiano, la loro permanente vincita al superenalotto: miserie umane vissute sulla loro pelle, guadagni loro, non della stampa.
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Anche sui titoli nobiliari dimostrano incoerenza: hanno scambiato l’appellativo aristocratico per il cognome e gli esperti reali tornano a chiedere che Elisabetta revochi i titoli per ingratitudine e mancanza di rispetto Sono abbarbicati ai ducati più della noiosa Kate che si firma Middleton senza vergogna alcuna. Uno potrebbe usare Mountbatten, l’altra Markle, entrambi invece marchiano le loro iniziative di indipendenza economica come Harry, duca di Sussex e Meghan, duchessa di Sussex. Roba da far ridere i polli della loro villa da 14 milioni di dollari a Montecito. Hanno messo in piedi la Archewell foundation per salvare il mondo con discorsi filantropici, ma all’attivo hanno più inciuci della casalinga di Voghera durante “Il pranzo è servito”.
Perfino un’intervista sull’importanza della salute mentale è stata strumentalizzata da Harry per raccontare quanto fosse brutto, sporco e cattivo babbo Carlo. Adesso si scopre che in un anno i due cervelli in fuga si sono dati alla scrittura, o quasi. L’ex attrice ha scritto il flop “The Bench”, il principe Harry ha vergato un nuovo sputtanamento familiare ché l’intervista a Oprah Winfrey non era abbastanza. Ecco perché non hanno fatto il nome del parente razzista, quello preoccupato del colore “troppo scuro” della pelle di Archie: si volevano tenere qualche cartuccia da sparare. Va da sé che scrivere è un lavoro e per questo Harry si è avvalso di un ghostwriter: il vincitore del Pulitzer J. R. Moehringer, già autore del libro di successo sul tennista Andrè Agassi.
Per il memoriale, che doveva uscire a agosto ma è stato rimandato a ottobre, il figlio minore di Lady D, secondo il DailyMail ha ricevuto un anticipo di almeno 20 milioni di dollari ai quali vanno aggiunti i ricavi delle vendite. E qui sorge la domanda: saranno donati in beneficenza? Non si sa perché H&M tanto sono loquaci quando si tratta di sfruttare la Regina e la sua Corte tanto hanno le bocche cucite quando devono riferire sui guadagni. Intanto la casa editrice ha fatto sapere che l’opera prima offre “un ricordo intimo e sentito di una delle figure globali più affascinanti e influenti del nostro tempo. Il principe Harry condividerà, per la prima volta, il resoconto definitivo delle esperienze, avventure, perdite e lezioni di vita che hanno contribuito a plasmarlo. Raccontando la sua vita dall'infanzia fino ai giorni nostri, compresa la sua dedizione al servizio, il dovere militare che lo ha portato due volte in prima linea in Afghanistan e la gioia che ha trovato nell'essere marito e padre”.
Il duca stesso ha confermato: “Ho indossato molti cappelli nel corso degli anni, sia in senso letterale che figurato, e la mia speranza è che nel raccontare la mia storia - gli alti e bassi, gli errori, le lezioni apprese - possa aiutare a dimostrare che non importa da dove veniamo, noi abbiamo più cose in comune di quanto pensiamo. Sono entusiasta che le persone leggano un resoconto di prima mano della mia vita che sia accurato e del tutto veritiero”. Un ritratto personale, onesto e accattivante: sarà sicuramente così, ma è pur sempre il suono di una sola campana. E non sfugge che Harry si stia approfittando del protocollo inglese: difficile che i Windsor ribattano alle nuove accuse in maniera altrettanto sguaiata e indecorosa. Non ce li vediamo a farsi lo strascino per Portobello Road. E dunque, cosa avrà scritto Harry? Potrebbe aver rivelato l’identità del membro della casa reale preoccupato per la pelle troppo scura di Archie; la verità sui litigi con il fratello William e sui problemi con il padre Carlo, quella sul bullismo di Meghan ai danni dello staff di Kensington Palace, quella sulla genesi del nome Lilibet Diana per la secondogenita; l’acrimonia tra Meghan e Kate e il risentimento per il modo in cui la Royal Family trattò la madre Diana. Ci sono tanti segretucci e misteri per mettere alla gogna la Corona.
A quanto pare, l’intervista a Oprah Winfrey era solo la punta dell’iceberg e con questa nuova pubblicazione i Sussex hanno lasciato cadere ogni finzione di neutralità armata. Robert Jobson, autore del bestseller Prince Philip's Century, ha tracciato un parallelismo tra Harry e l'ex re Edoardo VIII: “Come la notte segue il giorno, sapevo che sarebbe accaduto. Diventerà un bestseller internazionale, ma a quale prezzo per la monarchia? Non ci sarà nessun posto dove nascondersi. Non è la prima volta che un anziano reale 'esiliato' scrive un libro di memorie... l'ex re Edoardo VIII scrisse A King's Story: The Memoirs of HRH the Duke of Windsor, KG fece scalpore e ci fu una tempesta mediatica negli anni '50. Ma questo è destinato a causare il caos. Se Harry, come sembra inevitabile, entra nei dettagli, sarà enormemente dannoso per i Windsor e la monarchia come istituzione. E’ già estremamente ricco e famoso, quindi, a parte danneggiare la sua famiglia, cosa vuole ottenere? Qualunque cosa dica porterà al conflitto. Come si possono costruire ponti quando fa questo?".
Il giornalista Piers Morgan ha twittato: "Pronto a raccontare la sua storia? Prince Privacy non ha smesso di abbaiare, piagnucolare e buttare la sua famiglia nella spazzatura”. La coppia è stata criticata per l’ipocrita doppia morale: da una parte rivendica la privacy con le lacrime agli occhi per copertine non favorevoli e dall’altra condividono particolari privatissimi. Non a caso, circola già la battuta: "l'autobiografia di Harry scritta da Meghan". A ogni buon conto, Buckingham Palace ha rifiutato di commentare la notizia: sta sbarrando le finestre in attesa dello tsunami.