Ingegnere rapito ad Haiti, è giallo sul riscatto
Sarebbe stato chiesto un lauto riscatto per liberare l’ingegnere italiano Giovanni Calì, rapito a Port au Prince ad Haiti. Ma le fonti ufficiali non confermano la notizia. Insieme a Calì, impegnato sul posto per conto della società Bonifiche Spa, sarebbe stato sequestrato anche un operaio del posto.
«Il rapimento ad Haiti dell’ingegnere Vanni Calì è un fatto gravissimo e auspico che al più presto venga liberato». Così la senatrice siciliana di Fratelli d’Italia Tiziana Drago, commenta il rapimento dell’ingegnere catanese Giovanni Calì, avvenuto ad Haiti dove stava seguendo, per conto di una ditta romana di costruzioni, la realizzazione di una strada. «Un professionista stimato non solo a Catania, ma in tutta Italia, e che ora si trova nelle mani di banditi. Mi auguro che l’attività della Farnesina possa portare buoni frutti, affinché l’ex assessore possa riabbracciare, il prima possibile, la famiglia alla quale rivolgo la mia sincera vicinanza».