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Vaccini in ritardo, l'Ue chiede i danni ad AstraZeneca

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L’Unione europea ha chiesto in tribunale che vengano inflitte ad AstraZeneca sanzioni per almeno 10 milioni di euro e «dieci euro per dose e per giorno di ritardo» se le scadenze per la consegna del vaccino non verranno rispettate. L’Ue accusa AstraZeneca di averle consegnato nel primo trimestre del 2021 solo 30 milioni di dosi, ovvero il 25% delle quantità promesse nel contratto concluso lo scorso settembre.

 

 

 

Nell’udienza che è iniziata contro Astrazeneca, l’avvocato che rappresenta l’Unione europea, Rafael Jafferali, ha detto alla Corte che la società ora prevede di consegnare il numero totale di dosi entro la fine di dicembre, ma ha aggiunto che «con un ritardo di sei mesi, è ovviamente un fallimento». Il suo argomento principale è che AstraZeneca avrebbe dovuto utilizzare i siti di produzione nel blocco e nel Regno Unito per le forniture dell’Ue come parte di una clausola del «miglior sforzo ragionevole» nel contratto. Ha detto che 50 milioni di dosi che avrebbero dovuto essere consegnate all’Ue sono andate a paesi terzi invece, «in violazione» del loro contratto.

 

 

 

 

Charles-Edouard Lambert, un altro avvocato del team dell’Ue, ha detto che AstraZeneca ha deciso di riservare la produzione nel suo sito di Oxford per la Gran Bretagna. «Questo è assolutamente serio. AstraZeneca non ha utilizzato tutti i mezzi a sua disposizione. C’è un doppio standard nel modo in cui tratta il Regno Unito e gli Stati membri», ha detto. L’Ue ha inoltre accusato la società di fuorviare la Commissione europea fornendo dati privi di chiarezza sui ritardi di consegna. Il contratto firmato da AstraZeneca con la Commissione europea, per conto degli Stati membri prevedeva 300 milioni di dosi iniziali per la distribuzione tra tutti i 27 paesi, con un’opzione per ulteriori 100 milioni. Le dosi dovevano essere consegnate per tutto il 2021. Ma solo 30 milioni sono stati inviati durante il primo trimestre. Le consegne sono aumentate leggermente da allora ma, secondo la Commissione europea, l’azienda dovrebbe fornire solo 70 milioni di dosi nel secondo trimestre. Aveva promesso 180 milioni.

 

 

 

 

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