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Francia, arrestati sette ex brigatisti rossi. Il blitz anti terrorismo: in tre ancora ricercati

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“Questa mattina, sette brigatisti italiani condannati per atti terroristici dalla giustizia italiana sono stati arrestati sulla base di mandati di arresto italiani”. L'Eliseo annuncia la notizia del blitz in collaborazione con la polizia italiana attraverso un breve comunicato: sette ex terroristi italiani rifugiati in Francia negli anni Ottanta con la cosiddetta Dottrina Mitterrand sono stati fermati e arrestati. Tre non erano in casa e sono attualmente ricercati.

Così in Francia è caccia aperta agli altri "Cesare Battisti". Dopo la maxi operazione antiterrorismo "Ombre rosse" a Parigi i i 7 ex brigatisti italiani, che risiedevano i Francia, sono stati catturati e verranno estradati. Gli ex terroristi italiani arrestati questa mattina sono Giovanni Alimonti, ex Br, che deve scontare una pena di 11 anni, 6 masi e 9 giorni; Enzo Calvitti, ex Brigate Rosse, condannato a 18 anni, 7 mesi e 25 giorni; Roberta Cappelli, ex Brigate Rosse, condannata all'ergastolo; Marina Petrella, ex Br, condannata all'ergasotolo; Giorgio Pietrostefani, di Lotta Continua, che deve scontare 14 anni, 2 mesi e 11 giorni; Sergio Tornaghi, ex Brigate Rosse,condannato all'ergastolo; Narciso Manenti, ex Nuclei Armati Contropotere Territoriale, condannato all'ergastolo.

Il presidente francese Emmanuel Macron "ha voluto risolvere questo tema, come l'Italia chiedeva da anni. La Francia, lei stessa colpita dal terrorismo, comprende l'assoluto bisogno di giustizia delle vittime. Rientra anche, con questa consegna, nell'imperiosa necessità di costruire un'Europa della giustizia, in cui la mutua fiducia dev'essere centrale" riporta Le Monde in merito al blitz. La presidenza francese precisa anche che le richieste di arresto rientrano "nel quadro della dottrina Mitterand, perché si tratta di reati di sangue", ossia in relazione agli impegni dell'ex presidente francese sugli ex terroristi responsabili di violenze.

"Il governo esprime soddisfazione per la decisione della Francia di avviare le procedure giudiziarie, richieste da parte italiana, nei confronti dei responsabili di gravissimi crimini di terrorismo, che hanno lasciato una ferita ancora aperta" dichiara il premier Mario Draghi. "La memoria di quegli atti barbarici è viva nella coscienza degli italiani. A nome mio e del governo, rinnovo la partecipazione al dolore dei familiari nel ricordo commosso del sacrificio delle vittime".

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