violenza in sudan
Missionario italiano ferito alle gambe, Carlassare è il vescovo più giovane
Un giorno dopo la tragica notizia dell’uccisione in Perù della missionaria italiana Nadia De Munari, un altro religioso, per un drammatico scherzo del destino proveniente anch’egli da Schio, nel vicentino, ha rischiato di perdere la vita per un’aggressione. È successo nella notte in Sud Sudan, dove Padre Christian Carlassare, missionario e vescovo eletto della diocesi di Rumbek, è stato ferito da due uomini armati e ora è in condizioni stabili.
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«Aiuto alla Chiesa che soffre e prega per lui e per la sua comunità, e nel contempo chiede alle autorità civili maggiore sicurezza per i cristiani locali. Basta violenza!», si legge sulla pagina Facebook dell’associazione pontificia che dal 1947 sostiene le comunità cristiane perseguitate o povere con progetti finanziati da benefattori privati. Christian Carlassare è il più giovane vescovo italiano.
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«Hanno sparato a mons. Christian Carlassare, comboniano, vescovo eletto di Rumbek (Sud Sudan), mentre era nella sua residenza, colpendolo alle gambe. Non sembra gravissimo, ma viene trasferito a Nairobi per cure mediche. Chiediamo di pregare per lui e per la gente della sua diocesi», scrive su Facebook padre Giuseppe Brisacani, missionario comboniano. «Una notizia dalla diocesi di Rumbek dice che, intorno alle 00:30 di ieri sera, due uomini armati sono giunti alla residenza del vescovo eletto e hanno bussato alla sua porta». Mons. Christian Carlassare è stato ferito alle gambe ed è stato immediatamente ricoverato in una struttura medica. Il missionario è stato nominato da Papa Francesco l’8 marzo di quest’anno vescovo della diocesi cattolica di Rumbek e la sua consacrazione è prevista per il prossimo 23 maggio 2021 a Rumbek.
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