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Ever Given, la nave portacontainer ancora incagliata nel canale di Suez: arriva il rimorchiatore italiano

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Un'eccellenza italiana contribuirà ai tentativi di disincagliare la Ever Given, la nave portacontainer che da martedì blocca il Canale di Suez. La società olandese Smit Salvage, già operativa nella rimozione della Costa Concordia, ha chiesto l'intervento della Carlo Magno, costruita dalla Rosetti Marino per la Augustea. Lunga 55 metri e con una potenza di tiro da 200 tonnellate, la Carlo Magno è giunta stamane nel Canale insieme all'olandese Guard Alp. L'auspicio è che i due rimorchiatori, in aggiunta ai 14 già presenti, forniscano la potenza necessaria per disincagliare la Ever Given, con il favore dell'alta marea che dovrebbe durare fino a mercoledì. 

"Il rimorchiatore Carlo Magno ha certamente una forza di tiro cospicua che darà un contrbuto importante a quelli che ci sono gia'", ha spiegato all'Agi il presidente della Rosetti Marino, Stefano Silvestroni. La Carlo Magno, ha sottolineato Silvestroni, è "uno dei tre rimorchiatori di maggior potenza costruiti dall'azienda" e gode di "una progettazione all'avanguardia dal punto di vista tecnico e della sicurezza". 

Qualora fallisca il nuovo tentativo di sbloccare la nave sarà necessario passare al 'Piano C', ovvero scaricare tutti i 600 container presenti sulla Ever Given. Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha già ordinato all'Autorità del Canale di preparare la gigantesca gru che dovrà occuparsi dello scarico. Il problema, in questo caso, diventerebbe lo stoccaggio temporaneo dei container. "Ciò ci riporterebbe indietro perche' capire dove sistemarli sarà un bel rompicapo", ha dichiarato in un'intervista televisiva Peter Berdowski, l'amministratore delegato di Boskalis, la compagnia che ha acquistato la Smit Salvage. Il "Piano C", quindi, allungherebbe di diversi giorni la conclusione delle operazioni, aggravando l'ingorgo nel Canale, dove oltre 320 navi attendono il passaggio, con alcune imbarcazioni che hanno optato per un'altra rotta, molto più lunga, che prevede la circumnavigazione del Capo di Buona Speranza.

Il capitano di uno dei rimorchiatori che hanno provato, senza successo, a disincagliare la nave sabato notte ha assicurato che gli ultimi tentativi sono riusciti a spostare la prua della nave di 17 metri in direzione Nord, dove stava procedendo prima di urtare con una sponda. Insieme all'azione dei rimorchiatori, sarà poi fondamentale quella delle draghe e degli escavatori, che hanno gia' rimosso 27 mila metri cubi di sabbia. L'elica e il timone della portacontainer, lunga 400 metri e pesante oltre 220 mila tonnellate, sono stati liberati e permettono di guardare ai prossimi tentativi con maggiore ottimismo. Richard Meade, redattore capo di Lloyd's List, ha riferito su Twitter che "fonti vicine all'operazione sperano che la nave possa essere sbloccata in 24-48 ore".

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