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Vladimir Putin, il retroscena sul crollo dello zar: "Vorrebbe dimettersi". I sondaggi choc

Vladimir Putin vorrebbe dimettersi. Il retroscena bomba sul crollo dello Zar di Russia è quello di Catherine Belton, giornalista investigativa dell'agenzia Reuters e autrice del libro-inchiesta Gli uomini di Putin (edito da La Nava di Teseo) che a Il Giornale spiega che il presidente sarebbe vittima del suo entourage preoccupato che il crollo nei sondaggi possa colpirli a livello giudiziario fino a rispondere di crimini e reati. "Putin sembra molto stanco - spiega al Giornale la giornalista che per 15 anni è stata corrispondente da Mosca - Vent'anni di potere sono un tempo lunghissimo in un Paese come la Russia, dove gli intrighi politici e le pugnalate alle spalle sono all'ordine del giorno".

"Gli uomini del suo entourage potrebbero essere chiamati a rispondere di quanto fatto in questi anni. E stiamo parlando di crimini e reati - sottolinea la Belton - Per il libro ho parlato con una delle persone più vicine a Putin: già nel 2012 avrebbe preferito rimanere sullo sfondo e non tornare alla presidenza, ma fu spinto a farlo dal suo circolo più ristretto, perché Medvedev, che per quattro anni lo aveva sostituito, stava facendo salire alla ribalta i suoi uomini".

  

Putin non solo deve affrontare la crisi diplomatica da guerra fredda con il presidente americano Joe Biden ma deve affrontare il crollo del consenso interno "alto - spiega la giornalista - ma solo se si resta alla superficie. E non è un caso che al Cremlino siano tanto nervosi e abbiano reagito in maniera cosi pesante contro il principale oppositore, Navalny".  A settembre si terranno le elezioni politiche: "Le previsioni di voto per il partito di Putin, Russia Unita, sono al minimo storico e a malapena raggiungono il 30%. Potranno mantenere la maggioranza solo con il ricorso a massicce frodi elettorali".  E ancora: "Una buona parte dei russi ha un atteggiamento pro-occidentale. Sono stanchi del continuo confronto. Temono i minori investimenti, il peggioramento delle sanzioni. Negli ultimi 8 anni il reddito disponibile è diminuito del 10%".