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In Congo rapite tre persone. Scatta la caccia ai ribelli hutu

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Il governo della Repubblica Democratica del Congo ha riferito che tre persone che facevano parte del convoglio del Wfp su cui viaggiava l’ambasciatore italiano Luca Attanasio sono state rapite. È quanto si legge in un comunicato diramato dal ministero dell’Interno, citato dai media locali. Una quarta persona sequestrata è stata poi ritrovata dalle Forze armate del Paese.

 

 

E lo stesso ministero dell’Interno congolese ha accusato i ribelli hutu ruandesi delle Forze democratiche per la liberazione del Ruanda Fdlr-Foca per l’attacco che ha causato la morte dell’ambasciatore italiano a Kinshasa e del carabiniere Vittorio Iacovacci. «Un convoglio del Programma alimentare mondiale è stato vittima di un attacco armato da parte di elementi delle Forze democratiche per la Liberazione del Ruanda (Fdlr)» nella provincia del Nord Kivu.

 

 

A quanto si apprende, la Farnesina ha chiesto all’Onu di fornire quanto prima un report dettagliato sull’attacco al convoglio in Congo. L’imboscata al convoglio del World Food Programme è avvenuto nella stessa area del territorio di Nyiragongo dove nel maggio del 2018 furono rapiti da un commando di uomini armati due turisti britannici. Lo ha dichiarato al sito Actualite Mambo Kawaya, presidente della società civile del territorio, precisando che la località è nota con il nome di "trois antennes". La zona si trova a 15 chilometri a nord della città di Goma, nel mezzo del parco del Virunga ed è considerata pericolosa - riporta ancora il sito locale - in particolare per la presenza dei ribelli delle Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr) che conducono attacchi lungo la strada statale Rn4.

 

 

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