lotta alla pandemia

Da domani parte a Londra la vaccinazione. La Russia è al terzo giorno

In Gran Bretagna è tutto pronto per cominciare da domani con le vaccinazioni per il Covid-19. La priorità è per gli operatori sanitari che curano i pazienti affetti dal coronavirus, per gli ultraottantenni e per residenti e personale degli ospizi. Saranno usate le prime 800 mila dosi del vaccino Pfizer/Biontech, che deve essere conservato a -80 gradi Celsius e può restare in frigoriferi normali solo gli ultimi cinque giorni prima dell’uso. Le prime somministrazioni verranno fatte in 50 ospedali.

Nel frattempo la campagna vaccinale dei russi è al terzo giorno. La Russia è il primo Paese al mondo ad aver iniziato una vaccinazione di massa contro il Covid-19: dal 5 dicembre, lo Sputnik V - sviluppato dal centro Centro nazionale Gamaleya con il supporto del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) - viene distribuito, su base volontaria e gratuitamente, in 70 cliniche a Mosca e dintorni a medici, infermieri, assistenti sociali e insegnanti, ritenuti dalle autorità categorie «ad alto rischio» di esposizione alla malattia. Il governo russo, che non è ricorso allo strumento del lockdown nazionale nonostante il Paese sia tra i più colpiti al mondo, punta tutto sull’immunizzante per fronteggiare la seconda ondata della pandemia. Per Mosca, i vaccini - sono due i candidati russi, entrambi sviluppati con fondi pubblici, nella terza e ultima fase dei trial clinici - è anche una nuova arma d’influenza geopolitica. Secondo quanto reso noto da Kirill Dmitriev, a capo di Rdif, «più di 40 Paesi, che rappresentano oltre il 50% della popolazione mondiale, hanno mostrato interesse per Sputnik V». Rdfi ha ricevuto ordini per oltre 1,2 miliardi di dosi e ha contratti di produzione con India, Cina, Brasile, Corea del Sud e Argentina. «Speriamo di avere presto un accordo anche con la Germania e siamo pronti a trasmettere la nostra tecnologia anche all’Italia», ha dichiarato Dmitriev in una recente intervista alla Rai.