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Scende in campo Anonymous. Entra nella radio della polizia e suona Fuck The Police

Il video degli hacker-attivisti: mostreremo al mondo i vostri crimini. E attaccano Trump sul caso Epstein

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Contro le violenze e i soprusi della polizia americana nei confronti di afroamericani e minoranze scende in campo Anonymous. Mentre il caso della morte di George Floyd infiamma gli Usa gli hacker-attivisti hanno annunciato in un video  che "questi agenti devono essere formalmente accusati e l'agente Chauvin (il poliziotto che soffoca con il ginocchio il camionista 46enne morto poco dopo l'arresto, ndr) deve rispondere dell'accusa di omicidio. Purtroppo, non pensiamo che la vostra organizzazione corrotta possa garantire giustizia, quindi mostreremo al mondo i vostri crimini".

Nel mirino del collettivo che usa come simbolo la maschera di Guy Fawkes, il congiurato che nel Diciassettesimo secolo tentò di far saltare in aria la Camera dei Lord a Londra, c'è la polizia di Minneapolis ma non solo. "Agenti che uccidono persone e commettono altri reati devono rispondere dei loro atti come tutti noi. Altrimenti, crederanno di avere il diritto di fare ciò che vogliono. Si dirà che questa è opera di poche mele marce. Ma che dire degli agenti che non fanno nulla mentre vengono commessi crimini e dei dipartimenti di polizia che rifiutano di perseguire questi criminali? La gente ne ha avuto abbastanza di questa corruzione e della violenza compiuta da un'organizzazione che promette di proteggere. Il mondo finalmente si sta svegliando", dichiara un rappresentante di Anonymous. 

Annuncio seguito da prime azioni dimostrative come la violazione del sito della polizia di Minneapolis e l'intrusione nel sistema radio della polizia di Chicago sulle cui frequenza è stata diffusione la canzone "Fuck the police". Nel mirino degli hacker-attivisti potrebbe finire anche il presidente Donald Trump come annunciato da uno dei profili Twitter di Anonymous che mette in relazione il presidente con la morte di Jeffrey Epstein, l'imprenditore finito in carcere per abusi su bambini e traffico di minori morto in circostanze misteriose durante la detenzione.

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