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Calciatore turco uccide il figlio di 5 anni malato di coronavirus. La confessione: "Non lo amavo"

Cevher Toktas ammette l'omicidio del piccolo Kasim che fino a ieri si pensava fosse morto per una crisi respiratoria

Dario Martini
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Sembrava fosse morto per una crisi respiratoria dovuta al coronavirus. E, invece, a ucciderlo è stato il padre, che lo ha soffocato con un cuscino. Cevher Toktas, calciatore turco del Bursa Yildirim Spor, ha confessato lo scorso 4 maggio di aver ucciso, undici giorni prima, il suo figlio più piccolo, Kasim, di appena cinque anni. Il bambino, colpito da Covid-19, era stato ricoverato in condizioni disperate, con febbre altissima e difficoltà a respirare, nell'ospedale pediatrico di Bursa, città a nord-ovest della Turchia. Sembra sia stato un esaurimento nervoso a portare l'uomo a compiere il folle gesto. Ma nella sua confessione choc di fronte agli agenti di polizia, Toktas sembra abbia anche detto: "Non lo amavo". E' stato arrestato con l'accusa di omicidio e ora rischia l'ergastolo. 

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