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Mezza Europa riapre. E l'Italia? Boh

Spagna, Danimarca, Austria: tutto pronto per la fase 2. Solo qui è caos

Domenico Alcamo
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Piano piano e in ordine sparso, all'estero si guarda alla ripresa della vita. Oggi comincia la Spagna, che esce dalla chiusura delle attività non essenziali durata un paio di settimane. Verrà privilegiato lo smartworking ovunque sarà possibile, vigerà la regola del distanziamento nel luogo di lavoro e occorrerà indossare la mascherina quando i lavoratori saranno separati da meno di due metri di distanza. Tuttavia, non è un «liberi tutti»: scuole, bar, ristoranti e ambienti ricreativi rimarranno chiusi. Il governo, intanto, si è impegnato a implementare la distribuzione di mascherine nei luoghi pubblici per contrastare la diffusione del virus ancora in circolo. Circostanza, questa, che ha fatto sollevare le proteste della Catalogna e il governo regionale di Madrid. La paura, ovviamente, è di un nuovo trend in salita dei contagi.  Per approfondire leggi anche: In Spagna riaprono le fabbriche Domani, intanto, sarà una piccola «ora x» in Danimarca, dove riapriranno asili e scuole materne, sempre con la cautela e il bottone rosso di una nuova emergenza qualora si ripresentasse un livello preoccupante di nuovi contagi. Sempre oggi comincia a rimettersi in moto l'Austria, con la riapertura dei piccoli negozi, e l'obbligo di utilizzare la mascherina in luoghi chiusi. Da qualche giorno, invece, ha riaperto i primi negozi la Repubblica Ceca, e la riapertura delle scuole è prevista per metà maggio. Nella penisola scandinava ci sono strategie a varie intensità. Com'è noto... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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