Harry e Meghan negli Usa. Perché Donald Trump non vuole pagare
Apriamo le frontiere, ma non i cordoni della borsa. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accoglie gli irrequieti Miss e Mr. Markle, al secolo Meghan Markle e il consorte ex principe Harry, negli Stati Uniti, ma gli è bastato un tweet per mettere in chiaro che non saranno i contribuenti americani a pagare gli ingenti costi della loro sicurezza. Giovedì scorso, prima che Trump chiudesse i confini a causa del Coronavirus, Meghan, Harry e il piccolo Archie sono saliti su un volo privato e hanno raggiunto una villa di Los Angeles, zona Malibù. Il Presidente non ha perso tempo e su Twitter ha scritto: “Sono un grande amico e un ammiratore della Regina e del Regno Unito. Era stato detto che Harry e Meghan avrebbero vissuto in Canada in modo permanente. Ora hanno lasciato il Canada per gli Stati Uniti. Comunque gli Stati Uniti non pagheranno per la loro sicurezza. Devono pagare loro”. Per approfondire leggi anche: Scappa il gestaccio al principe Harry Meghan e Harry si sono dimessi da “royal senior” per poter vivere la vita da commoner promettendo che si sarebbero resi economicamente indipendenti. Finora hanno usufruito di tutti i benefici connessi al titolo reale di Duchi di Sussex però i nodi vengono al pettine e il 1° aprile dovranno pensare a come pagare la scorta e gli agenti di sicurezza. Un problema che si trascinano da quando hanno lasciato il Regno Unito per rifugiarsi a Vancouver. Dopo aver ufficializzato l'addio alla Royal Family, il governo di Justin Trudeau, pur definendoli ospiti graditi, ha specificato più volte che la spesa per la sicurezza dei Sussex non avrebbe gravato sulle casse canadesi. Adesso lo precisa in tono perentorio anche Donald Trump che di sicuro non ha dimenticato il disprezzo di Harry e Meghan verso la sua politica. Basterà lo stipendio di doppiatrice Disney della Markle a coprire gli stipendi delle guardie del corpo?