la tragedia

Kobe Bryant, la moglie Vanessa rompe il silenzio: siamo devastati

Silvia Sfregola

Per giorni e giorni il mondo intero ha parlato e ricordato suo marito. Ora tocca a lei, la persona emotivamente più coinvolta dalla tragica morte di Kobe Bryant e della figlia tredicenne Gianna. Il silenzio di Vanessa Laine, moglie della stella dei Los Angeles Lakers, si è interrotto con un un lungo post su Instagram. In cui non sono mancati i ringraziamenti alla gente che ha onorato la memoria di Kobe così come parole struggenti, più intime, per il compagno e la figlia che non ci sono più. «Siamo totalmente devastate dall’improvvisa morte del mio amato marito Kobe, meraviglioso padre delle nostre figlie, e della mia bella e dolce Gianna, una ragazza amorevole, premurosa e meravigliosa, straordinaria sorella di Natalia, Bianka e Capri», ha scritto Vanessa, che insieme al messaggio ha pubblicato anche una foto di famiglia al completo e sorridente. «Io e le mie ragazze vogliamo ringraziare milioni di persone che ci hanno mostrato sostegno e amore durante questo periodo orribile - ha proseguito - Grazie a tutti per le preghiere, ne abbiamo sicuramente bisogno». Poi il testo si fa più personale. «Non ci sono parole per descrivere il nostro dolore in questo momento - ha raccontato - Mi conforto nel sapere che Kobe e Gigi sapevano entrambi di essere profondamente amati. Siamo stati incredibilmente fortunati ad averli nella nostra vita. Vorrei che fossero qui con noi per sempre, erano doni meravigliosi strappati troppo presto da noi. Non so cosa ci riserverà il futuro da adesso in poi, ed è impossibile immaginare la vita senza di loro. Ma ci svegliamo ogni giorno e andiamo avanti in modo che Kobe e la nostra bambina, Gigi, ci illumino la strada. Il nostro amore per loro è infinito e incommensurabile. Vorrei solo poterli abbracciare e baciarli. Averli qui con noi, per sempre». Nel suo messaggio Vanessa Bryant ha ricordato ed espresso la propria vicinanza anche alle famiglie delle altre sette vittime dell’incidente in elicottero avvenuto domenica, annunciando che la Mamba Sports Foundation ha istituito un fondo per sostenerle in questo momento difficile. Nel frattempo, in un clima ancora surreale, i Los Angeles Lakers sono tornati ad allenarsi per una sessione di tiri in vista della sfida di venerdì dello Staples Center contro Portland. «Vogliamo rappresentare ciò di cui Kobe parlava, più di ogni altra cosa - ha evidenziato coach Frank Vogel - Abbiamo sempre voluto renderlo orgoglioso e non sarà diverso ora». Tramite i social è arrivato anche il primo comunicato della franchigia gialloviola dopo la scomparsa di Bryant. «Le parole non possono esprimere ciò che Kobe significa per i Los Angeles Lakers - si legge su Instagram - I nostri fan e la nostra città. Più che un giocatore di basket, era un padre amorevole, un marito e un compagno di squadra. Il loro amore e la luce rimarranno nei nostri cuori per sempre». Venerdì, nella prima partita in casa dopo la sua morte, il mondo gialloviola avrà un’altra occasione per ribadirlo. E per omaggiare la sua leggenda.