"La grande bugia". L'Iran insiste: l'aereo non è stato abbattuto
L'Iran chiede agli Stati Uniti di attendere i risultati dell'inchiesta sull'incidente aereo di mercoledì scorso e bolla come «una grande bugia» le tesi secondo cui il Boeing 737 dell'Ukraine International Airlines sarebbe stato colpito da missili iraniani nelle ore di alta tensione dopo l'uccisione in Iraq del generale iraniano Qassem Soleimani. «Nessuno si assumerà la responsabilità di una così grande menzogna una volta che si saprà che si tratta di una tesi disonesta», ha detto il portavoce del governo di Teheran, Ali Rabiei, citato dai media iraniani. Rabiei ha denunciato quella che considera un'«operazione» di guerra «psicologica del governo degli Stati Uniti» e ha affermato che - «secondo le norme internazionali» - «possono partecipare» all'inchiesta sulla sciagura aerea l'ente per l'aviazione dell' Iran, dove è avvenuto l'incidente, e dell'Ucraina, le autorità di Kiev, Boeing e i francesi. Una delegazione di esperti ucraini è già in Iran e il portavoce ha chiesto alla «Boeing di inviare suo personale per partecipare al recupero dei dati delle scatole nere». Non vi è «nessuna base» per sostenere che l'Iran abbaia abbattuto l' aereo ucraino precipitato. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia Tass. «Non ci si sono basi per uscirsene con dichiarazioni esplosive a questo stadio, sono decisamente convinto che cercare di guadagnare punti politici su questa terribile tragedia umana sia inaccettabile», ha detto il numero due della diplomazia russa. «Gli esperti hanno bisogno di analizzare la situazione e trarre le loro conclusioni. Iniziare questi giochetti è quanto meno poco dignitoso. Non vi sono basi, ne sono sicuro, per fare tali dichiarazioni in questo momento», ha proseguito Ryabakov, commentando le affermazioni del primo ministro canadese Justin Trudeau, secondo il quale vi sono prove d'intelligence che l' aereo civile sia stato abbattuto per errore dai militari iraniani.