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Nessuno vuole comprare la casa di Harry Potter

Angela Di Pietro
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Le cosiddette «case maledette», quelle che hanno fatto da sfondo a tragici fatti di sangue, vengono piazzate con difficoltà sul mercato. Si pensi alla villa sulle colline di Los Angeles in cui la banda di Charles Manson ha ucciso nel 1969 cinque persone, fra le quali l'attrice Sharon Tate. È stato necessario abbattere l'edificio e modificare il numero civico per poter procedere alla vendita del sito. In Italia non hanno avuto migliore destino residenze sfarzose o tuguri teatro di inquietanti delitti. Equazione tutto sommato ragionevole, volendo vestire i panni di un acquirente. È stupefacente invece verificare come anche le case «stregate» grazie alle pellicole cinematografiche siano annesse a leggende sulfuree e dunque risulti estremamente difficile venderle. Un esempio? «De Vere House» è una residenza medievale collocata nel villaggio di Lavenham, nel Suffolk (Inghilterra). Un borgo che rilascia l'atmosfera delle favole dei fratelli Grimm: i tetti appuntiti, le travi di legno, la nebbia e i cortili lambìti da steccati diligenti. La splendida «De Vere House», risalente al Quindicesimo Secolo, è sul mercato da due anni e mezzo, ma resta invenduta, tanto è vero che i proprietari hanno abbassato il prezzo da 995.000 sterline a 950.000. Tuttavia nessuno si è fatto avanti per acquistare il magnifico cottage, nonostante lo sconto congruo. «Colpa» della fama brumosa che la residenza si è fatta attraverso il film «Harry Potter e i doni della morte».  Per approfondire leggi anche: HARRY POTTER, IL FILM-CONCERTO DI NATALE Nella pellicola cinematografica infatti, il palazzotto viene ripreso e indicato come la casa nella quale James e Lily Potter, i genitori del maghetto, furono uccisi da lord Voldemort. I proprietari Tony e Jane Ranzetta hanno riferito ai media britannici di non aver saputo che la loro proprietà sarebbe entrata loro malgrado nella saga di Harry Potter. Se ne accorsero quando andarono al cinema a godersi il settimo capitolo della storia. Il figlio Alexander disse a papà Tony, che si era appisolato sulla poltrona: «Quella che hanno ripreso, papà, è casa nostra». Impossibile che la famiglia non sapesse, ha commentato qualcuno. Possibile invece perché pare che laggiù le riprese esterne non necessitino di permessi. Quando la produzione del film volle ambientare «Godric's Hollow» a Lavenham, il consiglio parrocchiale diede il permesso in termini «globali». Le telecamere insomma potevano girare ovunque volessero e riprendere tutti gli edifici. La famiglia Ranzetta, però, si trovava in Francia a quei tempi ed era ignara dei fatti. La notorietà si è abbattuta sull'edificio come un incubo o una favola. In qualunque modo la si voglia vedere. Uno sciame di turisti va a farsi fotografare davanti a «De Vere House» ma ad acquistare la casa non ci pensa nessuno. Anche perché è diventato luogo mediaticamente troppo noto. Così la famiglia Ranzetta aspetta una buona occasione cercando di gestire le spese affittando camere da letto (complete di colazione all'inglese) a un prezzo che sfiora i 128 euro. Le recensioni, da parte degli italiani che hanno avuto voglia di dormire in quelle calde stanze medievali, sono entusiastiche. «Buon cibo, accoglienza fantastica, un'atmosfera che riporta ai fasti della Storia», è il commento unanime degli ospiti planati nell'universo di Harry Potter. E dire che la residenza (sei bagni, una cucina ampia e l'impronta del passato blasonato a scaldare il luogo) è appartenuta a una delle famiglie nobili più famose della Gran Bretagna, legata alla stirpe reale da amicizia lunga e cordiale. Non a caso, spiegano i libri di storia, fra il 1649 ed il 1660, Mary De Vere, moglie di lord Fairfaix, lavorò come istitutrice per numerosi principi e principessine a palazzo reale. Non solo: la casa è collocata in un villeggio che ospita 300 residenze tutelate dallo Stato perché architettonicamente significative. Numerosi gli edifici a graticcio e cottage dal tetto di paglia. La loro caratteristica strutturale è che sono tutti un po' storti e traballanti. Ecco perché la produzione di Harry Potter ha individuato nel piccolo comune, abitato da 1750 persone, il luogo ideale nel quale ambientare un capitolo della saga di Harry Potter. Pare che sia stata proprio J. K. Rowling a scegliere «De Vere House» come la vecchia casa del mago più famoso del mondo, quella all'interno della quale i suoi genitori sono stati uccisi e che lui visita con tristezza, quella nel quale Harry ha vissuto i suoi primi mesi di vita. Dunque, la più importante, quella che ha segnato in maniera icastica il suo futuro. Secondo il sito «Siviaggia.it» la casa sarebbe stregata davvero, abitata da fantasmi innocui che si aggirerebbero fra le stanze cariche di passato. Verità o leggenda? Non resta che andare a verificare di persona. O decidere di acquistare l'edificio, qualora abbiate appena vinto una qualsiasi lotteria e siate naturalmente fan sfegatati del ragazzino dai poteri magici.

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