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Raid americano uccide il generale Soleimani. L'Iran: attacco terroristico, ci vendicheremo

Davide Di Santo
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Gli Stati Uniti con un attacco all'aeroporto di Baghdad partito per ordine del presidente Donald Trump hanno ucciso Qassem Soleimani, il potente generale iraniano capo delle milizie al-Quds dei Guardiani della Rivoluzione, la forza d'elite dell'esercito della Repubblica islamica, incaricata di compiere le operazioni all'estero. Un raid, arrivato due giorni dopo l'assalto all'ambasciata statunitense in Iraq, rischia di scatenare un terremoto nella geopolitica mediorientale. Nel raid sono rimaste uccise in tutto otto persone tra cui Soleimani e il 'numero 2' di Hashed, Abu Mahdi al-Muhandis. Per approfondire leggi anche: L'ira degli ayatollah: tremenda vendetta contro i criminali L'attacco è avvenuto poco dopo la mezzanotte, una raffica di missili ha colpito due veicoli che si trovavano vicino l'aeroporto. Fonti della sicurezza irachena hanno subito chiarito che i missili avevano colpito un convoglio Hashed e ucciso otto persone, tra cui "figure importanti". L'Hashed è una rete di milizie armate prevalentemente sciite, molte delle quali hanno legami molto stretti con Teheran e che sono stati ufficialmente incorporati alle forze di sicurezza dello Stato iracheno. Muhandis era nella 'lista nera' degli Stati Uniti, ma sarebbe Qassem Suleimani la vittima eccellente. Suleimani è una figura quasi leggendaria, uno degli uomini più potenti in Medio Oriente: generale, stratega con ambizioni politiche, è spesso apparso al fianco della Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, ma si è sempre mosso nell'ombra, arcinemico di Usa e Israele.  La condanna di Teheran è totale: "L'atto degli Usa di terrorismo internazionale, che ha preso di mira e assassinato il generale Soleimani - la forza più efficace nella lotta a Daesh (Isis), al Nusrah e al Qaeda - è estremamente pericoloso e rappresentanti un'incosciente escalation", scrive su Twitter il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif:  "Gli Usa hanno la responsabilità di tutte le conseguenze di questo avventurismo da furfanti".  Iraqis — Iraqis — dancing in the street for freedom; thankful that General Soleimani is no more. pic.twitter.com/huFcae3ap4— Secretary Pompeo (@SecPompeo) January 3, 2020 In Usa il democratico Joe Biden attacca Trump di aver gettato "dinamite in una polveriera", il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha pubblicato su Twitter un video di 22 secondi che mostra iracheni in festa per strada. "Gli iracheni", scrive Pompeo, nel tweet, "danzano nelle strade per la libertà, grati che il generale Soleimani non c'è più".

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