antisemitismo

New York, entra a casa di un rabbino e massacra cinque persone col machete

Davide Di Santo

Massacro in casa di un rabbino a Monsey, nello Stato di New York. Un uomo intorno alle 22 locali è entrato nell'abitazione dove per la settima giornata delle celebrazioni di Hannukah erano riunite un centinaio di persone e ne ha pugnalato cinque persone, forse con un machete. Le vittime, di cui due sono in condizioni gravi, sarebbero tutti ebrei chassidisti e sono in ospedale. L'aggressore, è stato arrestato circa due ore dopo l'attacco nel quartiere di Harlem a Manhattan ed è stato descritto com un uomo alto di colore. Developing story: Reports of a stabbing attack at a synagogue in Monsey, Rockland County, New York. The town has a large Orthodox Jewish community. Footage recorded at the scene and shared on WhatsApp by people in the community: pic.twitter.com/mOylEp0XQ0— Andy Ngo (@MrAndyNgo) December 29, 2019 È entrato con il volto coperto da una sciarpa e con un machete nella casa privata del rabino, Chaim Rottenberg, a Monsey, a 50 chilometri da New York, zona con una grande popolazione di ebrei ultra-ortodossi. L'autore, che era riuscito a scappare dall'abitazione, nonostante i vari tentativi di fermarlo, riferiscono i media americani, è stato arrestato dalla polizia dopo una breve fuga nella zona di Harlem; mentre la polizia sta intanto eseguendo un mandato di perquisizione in un'abitazione a Greewnwood Lake, località non lontana da Monsey, sospettata di essere la casa dell'attentatore. "Stavo pregando per la mia vita", ha dichiarato al New York Times il testimone Aron Kohn, 65 anni, descrivendo il coltello usato dall'aggressore come "la dimensione di un manico di scopa". Yossi Gestetner, co-fondatore del OJPAC per la regione della Hudson Valley, ha riferito al New York Times che una delle vittime era un figlio del rabbino. "La casa ospitava molte dozzine di persone", ha detto Gestetner. Durissima la rezione del governatore di New York, Andrew Cuomo, che si è detto essere "inorridito" dall'atto "spregevole e codardo", e che aveva diretto la task force sui crimini d'odio della polizia di stato per indagare."Abbiamo una tolleranza zero per l'antisemitismo a New York e considereremo l'attaccante responsabile nella misura massima consentita dalla legge", ha twittato. Da Israele, il presidente Reuven (Ruvi) Rivlin ha espresso il suo "shock e sdegno" per l'attacco. "L'ascesa dell'antisemitismo non è solo un problema ebraico, e certamente non è solo il problema dello Stato di Israele", ha affermato in una nota. "Dobbiamo lavorare insieme per affrontare questo male, che sta rialzando la testa ed è una vera minaccia in tutto il mondo" ha concluso. L'episodio di Monsey si inserisce in un'ondata di violenza antisemita nella regione di New York. Venerdì, la polizia di New York ha intensificato le pattuglie in tre quartieri di Brooklyn dopo quello che i funzionari hanno definito un "allarmante" aumento degli incidenti. Il mese scorso, un ebreo ortodosso è stato pugnalato a pochi passi da una sinagoga locale mentre camminava per le preghiere del mattino. Le telecamere di sorveglianza della sinagoga hanno mostrato un veicolo che si fermava vicino all'uomo e poi l'aggressione. L'attentatore non è stato trovato.