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La Brexit è servita e la sterlina schizza

La Gran Bretagna lascerà l'Unione europea entro la fine di gennaio 2020. La sterlina vola ai massimi dal 2018 nel cambio con euro e dollaro

Silvia Sfregola
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La Brexit è servita e i risultati del voto nel Regno Unito si fanno sentire anche sui mercati. La sterlina vola ai massimi dal 2018 nel cambio con euro e dollaro. Le Borse europee - ad eccezione di Piazza Affari - chiudono tutte in positivo. I mercati brindando alla vittoria di Boris Johnson e a una maggiore certezza che il Regno Unito lascerà l'Unione europea entro la fine di gennaio 2020. La prima a festeggiare è stata la sterlina, che al momento degli exit poll si è apprezzata a 1,35 dollari - toccando i massimi da maggio 2018 - per poi chiudere a 1,33 dollari. La divisa britannica si è distinta anche sulla moneta del Vecchio continente: l'euro ha segnato nuovi minimi da luglio del 2016 toccando quota 0,827 pound, per poi assestarsi intorno a 0,834 pound. «Ci aspettiamo che la sterlina manterrà questi guadagni sostenuti da una spinta al prodotto interno lordo (Pil), grazie a una ripresa della domanda da consumatori e imprese all'inizio del 2020», scrivono gli analisti di Janus Henderson Investors. La sterlina «potrebbe rafforzarsi ulteriormente nei prossimi mesi se vi fosse la certezza circa i tempi e i termini di un accordo commerciale post-Brexit. Al contrario, se la possibilità di un'uscita no deal dovesse riemergere - per quanto improbabile - questo risultato potrebbe impattare il tasso di cambio e contenere l'eventuale ripresa», scrivono invece gli analisti di Allianz Global Investors. Oltre che sulla sterlina, gli occhi degli investitori in giornata sono stati puntati sull'andamento dei principali listini europei, che non hanno deluso le aspettative. Brilla soprattutto Londra, con il Ftse100 che termina gli scambi in rialzo dell'1,10% a quota 7.353,44 punti. Seguono l'Ibex di Madrid, che chiude in guadagno dell'1,01% a 9.563,7 punti, il Cac40 in Francia, in crescita dello 0,59% a 5.919,02 punti e infine il Dax di Francoforte che in chiusura guadagna lo 0,46% a 13.282,72 punti. Per approfondire leggi anche: TSUNAMI JOHNSON: SCHIAFFO ALL'UE In rosso solo Milano, con il Ftse Mib che chiude in negativo dello 0,26% a 23.329,33 punti. Il risultato elettorale del Regno Unito «è molto positivo per l'azionario europeo e in particolare per i titoli esposti all'economia Uk e i settori ciclici europei come l'automotive, l'edilizia e i materiali da costruzione», segnalano gli analisti di Gam Investments. «L'azionario europeo e del Regno Unito hanno registrato importanti deflussi negli ultimi 18 mesi», per via di una «pervasiva preoccupazione legata alla politica e all'incertezza causata da Brexit», ricordano gli analisti di Gam, che si aspettano «un rimbalzo della fiducia delle imprese del Regno Unito, che si rifletterà sull'Europa».

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