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Così i francesi trattano i clandestini che passano la frontiera: "Violenze disumane"

Davide Di Santo
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Ecco come la democratica Francia, che tanto criticava la linea dei porti chiusi di Salvini all'epoca del primo governo Conte, tratta i migranti clandestini che provano a entrare nel Paese. Il gruppo di noborders di Ventimiglia Progetto20k ha denunciato in un video le "violenze e pressioni psicologiche perpetrate dalla polizia francese" ai danni dei migranti nei container lungo la frontiera con l'Italia. "Questo video mostra chiaramente le condizioni che le persone, respinte lungo il confine, sono costrette a subire all'interno dei container adibiti dallo stato francese nella zona adiacente agli uffici di frontiera - commentano gli attivisti -  La permanenza all'interno di questi luoghi si protrae fino a 12 ore, senza la possibilità né di accedere a beni primari come il cibo e come l'acqua né di poter riposare in posti diversi da panche di ferro tenute in condizioni degradanti. Le violenze e le pressioni psicologiche perpetrate dalla polizia francese sono all'ordine del giorno. Nonostante la negazione imperterrita da parte della Francia rispetto a tale situazione, appare evidente come in questi luoghi i diritti delle persone siano costantemente violati e negati". Secondo gli attivisti "questo meccanismo non è singolare, ma è emblematico rispetto a quella che è la logica avallata dall'Unione Europea e dai singoli stati nazione che invece di provare a regolare il fenomeno ciclico delle migrazioni in un'ottica virtuosa, mira a reprimere e criminalizzare, tentando di celare il tutto. Da ciò si evince l'importanza del lavoro di monitoraggio e di denuncia portato avanti, da tempo, dai e dalle solidali del territorio, finalizzato a far emergere sempre più la brutalità del dispositivo del confine e a supportare il transito ed il tentativo di autodeterminazione delle persone".

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