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"al-Baghdadi è morto". L'Isis conferma Il nuovo califfo è al-Quraishi

In un video il nuovo portavoce minaccia Trump: "Non gioire"

Silvia Sfregola
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Minacce agli Usa, accuse al presidente Donald Trump e un appello a vendicare la morte del califfo Abu Bakr al-Baghdadi. L'Isis torna a far sentire la propria voce attraverso il suo nuovo portavoce, Abu Hamza al-Qurashi, in un audio di circa sette minuti diffuso da Furqan, un organo di propaganda del gruppo jihadista. Il portavoce invita alla vendetta «contro infedeli e apostati» per la morte di al-Baghdadi e spiega che il suo successore, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi, è stato nominato dal Consiglio della Shura dell'Isis. Nelle prima parte dell'audio, conferma la morte di al-Baghdadi e dell'ex portavoce al-Muhajir, e rivolge un appello a «tutti i mujahedin» a giurare fedeltà al nuovo califfo. A proposito di al-Qurashi, il portavoce lascia intendere che sia un veterano del jihad, che abbia combattuto contro «la protettrice della croce», ovvero l'America, e che sia un «conoscitore delle sue guerre e consapevole della sua astuzia». Durante il messaggio audio arrivano poi le minacce dirette agli Stati Uniti. «Non rallegratevi» perché il nuovo califfo vi farà soffrire più del precedessore e quello che «vi è stato inflitto da al- Baghdadi, in confronto aveva un sapore dolce». Quindi le accuse a Trump. «Il destino degli Stati Uniti è in mano a un vecchio goffo, che la sera ha un'opinione e il mattino ne ha un'altra», prosegue il portavoce che, rivolgendosi sempre agli Stati Uniti, evidenzia come lo Stato islamico sia «alle porte dell'Europa e nel cuore dell'Africa».

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