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Sparatoria ad Halle, sangue e morti davanti alla Sinagoga

Spari esplosi anche a 15 chilometri circa di distanza, a Landsberg

Silvia Sfregola
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Due sparatorie a 15 chilometri di distanza. La Germania è sotto choc per il doppio attentato: almeno due persone sono morte nell'assalto armato avvenuto davanti a una sinagoga e un cimitero ebraico nella città tedesca centrale di Halle. Subito dopo una persona, che aveva tentato la fuga, è stata arrestata ma secondo la polizia non sarebbe coinvolto un solo attentatore. Oggi è "Yom Kippur", Giorno dell'espiazione, ricorrenza più sacra del calendario religioso ebraico.  Dopo la notizia di Halle una portavoce della polizia citata dalla Bild ha riferito di spari esplosi anche a 15 chilometri circa di distanza, a Landsberg. "L'uomo in tenuta mimetica che oggi ha aperto il fuoco ad Halle avrebbe preso di mira un doner kebab" secondo quanto riferito da un testimone. "Un uomo è entrato nel locale, ha lanciato qualcosa come una bomba a mano, che non è esplosa ed ha aperto il fuoco con un fucile automatico, l'uomo dietro a me deve essere rimasto ucciso, io mi sono nascosto nel bagno", ha raccontato. Intanto a Dresda sono state rafforzate le misure di sicurezza attorno alla sinagoga e al cimitero ebraico.

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