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Santino William Legan, chi era il killer della sagra in California
Si chiamava Santino William Legan e aveva 19 anni il killer che ha aperto il fuoco ieri al Food Festival di Gilroy, California, uccidendo tre persone, tra cui un bambino di 6 anni, e ferendone quindici, prima di essere colpito a morte dalla polizia. Gli investigatori stanno cercando un possibile complice, ma intanto cominciano ad affiorare dettagli sull’attacco: Legan, presto identificato dagli inquirenti che non hanno diffuso subito le sue generalità, per evitare i controlli del metal detector all’ingresso, è arrivato da una zona laterale lungo la quale scorre un torrente, ha tagliato una parte della recinzione e si è intrufolato tra la folla dell’evento molto popolare, non solo in California, una sorta di sagra dell’aglio. Si è diretto verso la zona dove si stava tenendo un concerto e lì ha cominciato a sparare sulla folla. I musicisti si sono buttati sotto il palco, gli spettatori hanno cercato riparo utilizzando i tavoli degli stand come barriere. In un video si sente una scarica di sei colpi in pochi secondi, poi un’altra raffica. Un testimone ha raccontato di aver sentito gridare Legan che «era molto arrabbiato». La polizia, intervenuta dopo la chiamata al numero d’emergenza, ha ucciso Legan. Accanto al corpo è stato rinvenuto uno zaino con dentro un fucile e munizioni. Intanto è caccia all’uomo al secondo sospetto in fuga. La polizia continua a essere dispiegata sul luogo dell’attentato. Il giovane sul suo profilo Instagram, ora oscurato, sosteneva di avere origini italiane e iraniane. Secondo quanto riferiscono altri utenti su Twitter, prima dell’attacco, il giovane aveva postato una foto dal festival gastronomico invitando a leggere ’Might Is Right’ di Ragnar Redbeard, un testo della fine del ’800 che invoca il darwinismo sociale e l’anarchia e che è considerata un’opera a favore del suprematismo.