lagarde bollente
La confessione di Lady Bce: "Il sesso a 60 anni? Si fa"
"Ci tengo a ribadire il concetto alle vostre lettrici: a 50 anni, e anche oltre, si può essere straordinariamente felici, e sotto tutti i punti di vista... mentale, fisico e sessuale". Una delle donne più potenti del mondo, Christine Lagarde, da martedì scorso candidata ufficiale alla presidenza della Banca Centrale Europea, si è raccontata così in una intervista a Elle, il magazine di moda e costume. Insomma l’austera transalpina fiera della sua capigliatura bianca che ne aumenta visibilmente l’età, ma conferisce più solidità e charme alla sua autorevolezza, ha confessato con grande tranquillità che l’esercizio di grandi responsabilità, come la direzione del Fondo monetario internazionale, non la riporta a casa svuotata di energia o fiaccata dalle classiche emicranie usate come pretesto dalle donne per calmare i bollenti spiriti dei mariti. Al contrario la direttrice Lagarde ci ha tenuto a rispondere subito alla polemiche sulle donne over 50, le quali, secondo alcuni, non susciterebbero più interesse da parte dei maschi e dei mariti. La fiera manager del Fmi ha risposto per le rime. "Mi ha raccontato tutto mio marito - ha detto la Lagarde – che poi ha dichiarato: "Mia moglie ha più di 60 anni, mi sa rendere assolutamente felice e io la trovo sublime". In tanti gli hanno dato ragione". E che il potere non abbia scalfito la voglia di essere bella e comunque prestante è stata lei stessa a rimarcarlo. Confessando di allenare i glutei in ascensore: «Anche durante le riunioni. Soprattutto quando sono interminabili. Appoggio la schiena contro la sedia e contraggo i muscoli. Se mi dicono qualcosa, spiego che mi sto preparando per andare a sciare». Non è mancata qualche scivolata edonistica. Ma è anche comprensibile da parte di chi con un provvedimento può mettere in ginocchio un’intera nazione. Cosa che è realmente accaduta quando il suo Fondo Monetario decise di richiedere alla Grecia il rientro dei suoi fidi internazionali. Una decisione che portò Atene dritta in una crisi senza fine, inaccettabile per un Paese occidentale. L’economia si ritrovò in una tale recessione che addirittura i livelli di assistenza sanitaria minimi non poterono essere rispettati. Un’ecatombe insomma, generata da decisioni umane, che come tali potevano anche essere errate. E lo erano effettivamente. La stessa Lagarde ammise che, nella valutazione dell’applicazione dell’austerity, erano state usate delle formule inesatte. Ma in fondo da Washington Atene non si vedeva. Ma la Casa Bianca forse sì. «A Washington» ha proseguito nella sua intervista «mi alzo alle 5 e fino alle 6 cincischio con la mia bella tazza di tè. Mi sembra di dominare il mondo. Subito dopo, palestra o piscina, nel palazzo dove abito». E ancora giù con il culto del fisico. «In palestra, faccio gli addominali e utilizzo qualche macchina per le braccia, perché dopo i 60 anni, la "tendina" è in agguato, e bisogna impegnarsi a fondo. La direttrice ha spiegato che Madre Natura è stata generosa con lei: «Diciamo che sono fortunata, perché ho un fisico piuttosto resistente. Sono quarant’anni che non mangio carne, né bianca, né rossa, e quando lavoro non bevo. Durante i pranzi e le cene ufficiali, fingo molto bene. Mi lascio riempire il bicchiere, faccio finta di sentire l’aroma e anche di bere qualche sorso (mima la scena, con una finta deglutizione). Ho smesso di fumare da tanti anni». Quasi un’asceta insomma con una carriera immacolata, o quasi. Va segnalato comunque uno scivolone, quando nel 2016 è stata dichiarata colpevole di «negligenza» nel caso dell’arbitrato del 2008 che ha chiuso il lungo contenzioso tra l’uomo d’affari francese, Bernard Tapie, e la banca Credit Lyonnais per l’acquisizione di Adidas.