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Anche i ricchi piangono. Aragoste e prima classe costano sempre di più
Poveri ricchi, le spese (per loro) aumentano a ritmi vertiginosi. L’analisi arriva da “Coutts”, l’istituto bancario della Regina Elisabetta e dunque della maggior parte dei milionari inglesi. Sembra che i beni di lusso e più in generale lo stile di vita adeguato a rango e conto in banca siano saliti alle stelle. Qualche esempio? Il conto per le code di aragosta è salito di un quarto, i prezzi del foie gras sono raddoppiati a causa dell’influenza aviaria, gli smartphones di fascia alta costano il 44% in più dell’anno scorso. E non solo. Perfino i viaggi in prima classe sono diventati fonte di noie per la “upper class”. In “Business” si pagano 6.000 sterline. Neanche il whisky è più quello di una volta, se nel 2019 il suo prezzo è cresciuto del 9.5%. Dai biglietti per l’Opera (4%) alle tasse scolastiche, quelli che vengono definiti “gli elementi essenziali” per poter mantenere uno stile di vita consono allo status sociale costano sempre di più, mannaggia. ll paniere di beni di lusso è aumentato del 2,9 per cento nell'ultimo anno, rispetto all'1,9 per cento del normale indice dei prezzi al consumo. Il portavoce di “Coutts” ha riferito che l'aumento dell'inflazione per alcuni di questi articoli di lusso significa che anche alcune famiglie benestanti dovranno riflettere prima di decidere come spendere i loro soldi. Magari scopriranno il gusto delle sarde, al posto delle aragoste.