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Italia verso la bocciatura europea: "Procedura d'infrazione giustificata"

La Commissione Ue presenta le sue raccomandazioni. Dombrovskis: "Ora il parere del Comitato economico"

Carlo Antini
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L'Italia rischia l'apertura della procedura di infrazione per debito eccessivo. Il rapporto tra debito pubblico e Pil italiano si è attestato al 132.2% nel 2018, è uno dei debiti più alti del mondo e il secondo in Ue, con peso medio per abitante di 38.400 euro. Si tratta di una spesa media di 1000 euro annui per abitante, che impedisce all'economia italiana lo spazio fiscale di cui ha bisogno per stabilizzarsi. A causa di fattori economici rilevanti quali il disavanzo primario e la l'incompiutezza di processi di privatizzazione si stima che il debito italiano possa toccare il 133.7% nel 2019, per arrivare al 135.2% nel 2020, a causa del cosiddetto «effetto palla di neve». Queste le conclusioni cui è giunta la Commissione europea riportate a Bruxelles durante la presentazione del bilancio annuale dei paese membri dell'Ue da Pierre Moscovici, commissario agli Affari Economici dell'Unione europea, che si è cosí espresso a riguardo: «Il governo italiano dovrà dare le necessarie informazioni. Non siamo qui a dire dovete fare questo e quello», e ha poi aggiunto «siamo sempre pronti ad uno scambio di vedute su cifre ed elementi oggettivi, fatti che possono essere addotti dal governo italiano». Nella stessa occasione, il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, ha avvisato l'Italia che «Il criterio del debito non viene osservato ed è quindi giustificata la procedura per debito eccessivo», sottolineando poi che «non la stiamo aprendo oggi, prima gli stati membri devono esprimere la loro posizione sulla base della nostra conclusione.» Altro fattore aggravante per l'Italia, come emerso dai dati della Commissione europea, è lo sforamento del limite del 3% per quanto riguarda il deficit, che si stima possa toccare il 3.5% nel 2020. A preoccupare l'Ue è il fatto che l'Italia non abbia espresso, ad ora, la volontà di cambiare politiche economiche, fattore che potrebbe causare problemi all'economia italiana e dell'eurozona se dovesse incrinarsi ulteriormente la fiducia dei mercati nel paese. Il governo italiano è quindi chiamato a raddrizzare la propria traiettoria economica perchè, come sottolineato da Moscovici, «deve dimostrare che la procedura per deficit eccessivo può essere evitata».

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