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Sea Watch sequestrata. La Finanza sale a bordo

La nave con 47 migranti bloccata a Lampedusa

Silvia Sfregola
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Mentre la nave della ong tedesca Sea Watch resta in rada a Lampedusa e attende istruzioni e dal Viminale ribadiscono il no allo sbarco, la Guardia di Finanza sale a bordo per sequestrare l'imbarcazione. Il comandante della nave sarebbe indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Contestualmente al sequestro, sembra che si procederà al trasbordo dei migranti dalla Sea Watch alle navi delle autorità italiane, pare sempre su ordine della procura. I 47 migranti sarebbero quindi trasferiti nell'hotspot dove erano già state trasportate altre 18 persone che erano a bordo, considerate particolarmente vulnerabili. "Su disposizione dell'autorità giudiziaria, personale della Guardia di finanza e della Capitaneria sta per salire a bordo della Sea Watch 3 con l'intenzione di procedere al sequestro della nave". È quanto riferiscono fonti del Viminale. "La magistratura faccia come crede", continuano le stesse fonti ma il ministero "continua e continuerà a negare lo sbarco da quella nave fuorilegge". Il ministro dell'Interno "si aspetta provvedimenti nei confronti del comandante della nave, dal quale è lecito attendersi indicazioni precise sui presunti scafisti presenti a bordo. Resta un tema fondamentale: la difesa dei confini nazionali e l'ingresso in Italia di un gruppo di sconosciuti dev'essere una decisione dalla politica (espressione della volontà popolare) o di magistrati e Ong straniere?". In sostanza, "la vicenda Sea Watch 3 conferma una volta di più l'urgenza di approvare il decreto sicurezza bis già nel Consiglio dei ministri di domani, per rafforzare gli strumenti del governo per combattere i trafficanti di uomini e chi fa affari con loro".

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