Vincono i socialisti ma è rebus governo. Vox entra in Parlamento
Il Psoe di Pedro Sanchez conquista 123 seggi, l'alleato Podemos 43. La maggioranza non c'è
Il partito socialista spagnolo di Pedro Sanchez vince le elezioni politiche, ma inizia il rebus delle alleanze, perché i 123 seggi conquistati con il il 28,7% dei voti non bastano al premier uscente per governare. E non bastano neanche i 42 seggi dell'alleato Podemos. Sicuramente per governare Sanchez avrà bisogno anche del sostegno degli indipendentisti catalani e dei baschi. Seconda notizia della giornata elettorale spagnola, oltre alla tenuta del fronte europeista, è l'ingresso, per la prima volta, dell'ultradestra di Vox, che non sfonda, ma ottiene il 10,3% con 24 seggi. Crollo, invece, dei Popolari (PP), che scendono da 137 a 66 seggi, quasi raggiunti da Ciudadanos (C's) con 57 seggi. "Il futuro ha vinto e il passato ha perso", ha detto nella notte Sanchez rivendicando il successo, anche personale, con un incremento delle preferenze per il suo partito dal 23% del 2016. Lontana, però, è la soglia di 176 seggi che garantirà la maggioranza in Parlamento. "Abbiamo mandato un messaggio all'Europa e al resto del mondo. Si può vincere l'autoritarismo e l'involuzione - ha aggiunto Sanchez - Formeremo un governo pro europeo".