disastro aereo
Etiopia, Boeing sotto accusa
Il Boeing 737 Max 8 finisce sotto accusa nel "day after" del disastro in Etiopia in cui sono morte 157 persone di 35 nazionalità, tra cui otto italiani. Un primo verdetto potrà venire dalle due scatole nere del velivolo della Ethiopian Airlines, che sono state recuperate anche se almeno una risulta parzialmente danneggiata e quindi si dovrà vedere cosa se ne può ricavare. Intanto, però, Etiopia, Cina, Indonesia, Isole Cayman, Indonesia e Mongolia hanno deciso di lasciare precauzionalmente a terra tutti i Boeing Max. Si tratta di provvedimenti temporanei, in attesa di chiarimenti e di un consulto con l’aviazione federale Usa e con la stessa Boeing.In Italia il Boeing Max vola con Air Italy - che ne ha tre nella propria flotta, i primi dei 20 che ha ordinato - e con la low cost Flydubai. In una nota, Air Italy (la ex Meridiana) ha assicurato che la sicurezza dei passeggeri «è da sempre» la sua «principale priorità»: «Con riguardo al B737 Max 8 e a tutti gli aeromobili operativi in flotta, la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore». L’Associazione Nazionale Piloti (Anp), però, ha richiesto all’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (Enac) di intervenire su tutte le compagnie italiane che hanno in uso questa tipologia di aeromobile, «mettendo a terra le macchine e facendo i controlli necessari». Pure il Codacons ha chiesto un intervento fino a che non saranno chiarite in modo ufficiale le cause del disastro. I sospetti di un malfunzionamento del Boeing 737 Max 8 sono dovuti al fatto che il pilota avesse chiesto di rientrare dopo che in seguito al decollo da Addis Abeba aveva registrato una velocità verticale instabile, e al precedente incidente di cinque mesi fa a un aereo dello stesso modello verificatosi in Indonesia, in cui morirono 189 persone su un volo della Lion Air. In Italia la procura di Roma ha aperto un’inchiesta. Il fascicolo, coordinato dal procuratore Giuseppe Pignatone, è iscritto al momento senza indagati e senza ipotesi di reato. Un esperto italiano, inoltre, parteciperà all’inchiesta sull’incidente, ha fatto sapere l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv). L’agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha assicurato che sta «monitorando da vicino» la situazione, in contatto con l’autorità americana Federal Aviation Administration (Faa) e con le autorità etiopi, ma ritiene sia troppo presto per fornire indicazioni alle compagnie europee sui B737 Max 8. La Boeing, da parte sua, sta verificando il possibile malfunzionamento dei 737 Max, un modello di punta per i costi contenuti di acquisto, i risparmi del 20% di carburante e le spese quasi nulle per l’addestramento dei piloti. Questo tipo di velivoli sono già stati ordinati da oltre 100 compagnie. L’indagine «è alle sue fasi iniziali», ha spiegato il colosso Usa, «ma a questo punto, secondo le informazioni disponibili, non abbiamo alcuna base per dare indicazioni agli operatori». Il 737 Max 8, che ha debuttato nel 2017, ha la particolarità del sensore «Angle of Attack» (angolo d’attacco) che corregge il profilo di volo gestendo autonomamente la quota del velivolo. Le associazioni di piloti hanno lamentato di averne scoperto l’esistenza solo dopo l’incidente indonesiano e di non aver ricevuto una formazione adeguata per affrontare guasti o imprevisti. Intanto crolla il titolo Boeing a Wall Street, con una perdita in apertura di contrattazioni di oltre l’11 per cento. Se l’andamento venisse confermato, si tratterebbe della perdita più marcata dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.