Sea watch e sea eye
Ok di Malta allo sbarco, migranti in Italia e altri sette Paesi
Svolta nella vicenda dei 49 migranti da settimane a bordo delle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye al largo delle coste maltesi. Malta ha dato l'ok allo sbarco che avverrà "nelle prossime ore", ha detto in conferenza stampa Joseph Muscat. Il premier ha annunciato il via libera all'accordo europeo: Malta trasferirà sulle proprie navi i migranti che saranno redistribuiti tra otto paesi Ue, tra cui l'Italia. "L'operazione per trasferire i migranti sulle navi delle nostre forze armate - ha detto Muscat - inizierà il prima possibile". Sul caso resta il gelo tra Lega e 5Stelle. "Altro che farne sbarcare altri o andarli a prendere con barconi e aerei, stiamo lavorando per rimandarne a casa un bel po'. Scafisti e terroristi: a casa!!!", aveva scritto su Twitter il ministro Matteo Salvini, postando la notizia degli arresti dei carabinieri del Ros per la tratta di migranti dalla Tunisia e terrorismo, tornando così sulla polemica con il premier Gisueppe Conte che ieri, a proposito dei migranti a bordo delle navi SeaWatch e Seaeye, ancora a largo di Malta, ha detto che "li prenderò con l'aereo e li riporterò". Poi rincara la dose: "Mentre col premier e col ministro dell'Interno polacco parliamo di protezione delle frontiere esterne dell'Europa e di sicurezza, leggo che a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong. Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in Italia". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell'Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano", conclude Salvini. Dopo aver incontrato gli imprenditori italiani a Varsavia torna sulla vicenda: "Io non autorizzo niente, vediamo se arrivano... Non sono stato consultato. Se ci deve essere una condivisione nel governo ci deve essere prima di prendere le decisioni". Cerca di abbassare i toni Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e vicepremier: "Ora è il momento di posare i fogli, le penne e i cartelli su Instagram, e fermare le eliche degli aerei: vediamoci e la risolviamo, come abbiamo sempre fatto. L'Italia sta facendo la sua parte - rivendica Di Maio - ora è Malta a dover sbloccare la situazione o si passa il tempo a litigare su numeri e numerini", afferma il vicepremier riguardo al confronto sulla vicenda in sede europea. Quanto ai 'battibecchi' interni, Di Maio veste gli abiti da paciere: "Spegniamo i motori degli aerei e posiamo l'album e il pastello", ribadisce richiamando sia la battuta del premier nella puntata di ieri a Porta a Porta che le rimostranze di Salvini seguite sui social.