ottavo sabato di proteste
Gilet gialli irrompono nel ministero con la ruspa. Scontri e feriti in tutta la Francia
"Atto VIII" dei Gilet gialli: i manifestanti sono tornati in piazza e per l'ottavo sabato consecutivo si registrano scontri con la polizia e danneggiamenti. Il portavoce del governo, Griveaux Benjamin e il suo staff sono stati evacuati dopo che circa 15 persone, alcune vestite di nero, altre con gilet gialli, sono riuscite a entrare nel cortile dell'edificio che ospita anche il Ministero dei Rapporti con il Parlamento, riferisce Le Parisien. "Hanno sfondato la porta utilizzando una scavatrice", ha riferito un testimone. L'episodio è avvenuto attorno alle 16,30, proprio durante i disordini a fine manifestazione nel quartiere. I dimostranti hanno vandalizzato le auto parcheggiate nel cortile senza entrare nei locali, prima di lasciare il ministero di Boulevard de Grenelle. Benjamin Griveaux e i suoi collaboratori sono stati rapidamente evacuati e "messi in sicurezza", riferiscono i media francesi. Intanto si registrano i primi feriti. Diverse persone sarebbero infatti state colpite da proiettili non letali sparati dalla polizia nei pressi di un barcone in fiamme sulla Senna, davanti al Museo d'Orsay. A Parigi i manifestanti erano circa quattromila, in tutta la Francia 25.000 secondo il ministero dell'Interno. Durante "Atto VII" del 29 dicembre, 12.000 dimostranti erano stati identificati in Francia a mezzogiorno. Il ministero dell'Interno aveva contato 38.600 il 22 dicembre ma il massimo era stato toccato con i 282.000 del 17 novembre. Oggi sono stati mobilitati 3.600 fra CRS (Compagnia Repubblicana per la Sicurezza) e "gendarmi mobili" in Francia, a cui si aggiungono in particolare le societa' di sicurezza e gli agenti di polizia del BAC. Dopo una mattinata abbastanza tranquilla, nel primo pomeriggio sono cominciati gli scontri. Boulevard Saint Germain, il Quai d'Orsay, la passerella pedonale Léopold Sedar Senghor (che collega il museo con il Giardino delle Tuileries) della sono stati i punti più caldi. Qualche scaramuccia anche in rue de Rivoli e sugli Champs Elysées. Almeno tre agenti della Gendarmerie sono stati aggrediti dai manifestanti. Non sono segnalati feriti gravi. Gli incidenti sono iniziati quando un corteo ha tentato di avvicinarsi all'Assemblea nazionale. Tutti i luoghi di grande attrazione turistica (il Louvre, l'Ile de la Cité, il Musee d'Orsay) erano presidiati dalle forze di sicurezza. Al Musee d'Orsay, molti visitatori sono rimasti bloccati per diversi minuti e sono stati fatti uscire da una porta laterale. La sede del ministero dei rapporti con il Parlamento e' stata presa d'assalto con una ruspa per sfondare il portone. Il portavoce del governo Benjamin Griveaux, i cui uffici sono ospitati nel ministero a rue de Grenelle, nella zona del quartiere latino, è stato portato fuori e messo in sicurezza insieme con i suoi collaboratori. Gli assalitori erano circa 15, alcuni con indosso Gilet gialli, altri vestiti completamente di nero. #GILETJAUNES #ACTEVIII Per l’ottavo sabato consecutivo i gilet gialli scendono nelle piazze di tutta la #Francia. A #Parigi violenti scontri nella capitale pochi minuti fa sul ponte Léopold-Sédar-Senghor, a poche centinaia di metri da Place de la Concorde. pic.twitter.com/tkt4ATHt3p— globalproject.info (@global_project) 5 gennaio 2019 Una bandiera europea è stata data alle fiamme al grido di "Macron dimettiti": mentre i manifestanti sfilavano lungo boulevard Saint Germain, alcuni manifestanti hanno incendiato diversi cassonetti gettando tra le fiamme immondizia ma anche una bicicletta e una bandiera europea. Dati alle fiamme un ristorante su una chiatta, alcune auto e moto e diverse barricate. Manifestazioni e scontri anche a Rennes, Rouen, Nantes, Tolosa e Lione dove è stata bloccata l'autostrada A7. "Responsabilità e rispetto del diritto": è l'appello del ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner, dopo le violenze.