Antonio Megalizzi non ce l'ha fatta. Morto l'italiano colpito a Strasburgo
Era in coma irreversibile da martedì sera. Il Capo dello Stato: "Una tragedia inaccettabile"
Antonio Megalizzi non ce l'ha fatta. Dopo tre giorni in coma con un proiettile incastrato nella nuca in posizione inoperabile, il reporter italiano è morto a Strasburgo a 28 anni. È un altro italiano che la follia omicida del terrorismo estremista si porta via, come a Parigi nel 2015, a Nizza e Berlino nel 2016, a Barcellona nel 2017. Una «inaccettabile tragedia» la definisce il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Megalizzi, commenta il Capo dello Stato, è rimasto «vittima dell'odio criminale e del fanatismo propugnato dal sedicente "Stato islamico"». A Strasburgo Antonio doveva raccontare l'assemblea plenaria del Parlamento europeo per Europhonica, un progetto radiofonico universitario. «Ricorderò sempre quella cena a Mezzocorona, dove mi parlò dei suoi sogni di giovane giornalista», rammenta il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani. Il premier Giuseppe Conte è stato raggiunto dalla notizia a Bruxelles, dove è impegnato a trattare con l'Unione Europea sulla Manovra italiana. «È una notizia che mi rattrista molto, ci ha colpito molto, ho salutato con un abbraccio il premier Macron per questo vile attentato», dice a caldo, durante un punto stampa. «Era un appassionato del giornalismo, della radio - ricorda - ed era appassionato di Europa. In questo momento ho un pensiero di grande affetto, molto commosso, alla sua ragazza e ai suoi famigliari. Dobbiamo unirci tutti nella grave perdita di questo ragazzo che era così pieno di vita». I vicepremier, a una voce sola, garantiscono l'impegno del governo per debellare la piaga del terrorismo il prima possibile: l'impegno, per Matteo Salvini, è che «non si muoia più così». Lo stesso di Luigi Di Maio, che parla di una morte assurda e folle: «Non ci abitueremo a questa violenza!».