Ancora arresti, per la polizia Silvia Romano è viva
La polizia kenyota ha diffuso le foto segnaletiche e le generalità dei tre principali sospettati per il rapimento della cooperante italiana, Silvia Costanza Romano, e ha offerto una ricompensa di un milione di scellini kenyoti (8.600 euro) a chiunque fornisca informazioni. Secondo il comandante regionale, Noah Mwivanda, sentito da Repubblica, la ragazza sarebbe viva e si troverebbe in mezzo alla foresta con i tre rapitori. La 23enne, volontaria per l'ong Milele Africa, è stata portata via martedì sera dal villaggio di Chakama, nel sudest del Paese. Ora il team impegnato nelle operazioni di ricerca - che assicura «il massimo impegno per salvare la ragazza e arrestare i rapitori» - si è concentrato su Ibrahim Adan Omar, Yusuf Kuno Adan e Said Adan Abdi, ritenuti tutte e tre «armati e pericolosi». In una dichiarazione stampa si invita la popolazione «a informare la più vicina stazione di polizia in caso di avvistamento» con la promessa di una ricompensa «da un milione di scellini se l'informazione dovesse portare all'arresto dei sospettati». Gli investigatori hanno oltre confermato di aver sequestrato due motociclette utilizzate dal commando durante il rapimento. I proprietari dei mezzi sono stati identificati in Moses Suleiman Mbogo e Joseph Bakuna Kazungu e sono tenuti «a presentarsi immediatamente alla più vicina stazione di polizia». Le autorità chiedono la collaborazione della popolazione locale fornendo tutte le informazioni che potrebbero «portare al salvataggio» della cooperante. È stata la testimonianza di un residente nel villaggio ci Chakama a indirizzare gli agenti verso i tre sospettati: Said Adan Abdi aveva affittato una camera vicino alla casa di Silvia Romana e vi aveva portato poi gli altri due. Sono spariti subito dopo il rapimento.