SUMMIT DI PALERMO
Haftar lascia la conferenza sulla Libia. Flop per il governo Conte
La conferenza sulla Libia di Palermo, fortemente voluta dal premier Giuseppe Conte e che sarebbe dovuta essere un grande successo diplomatico per l'Italia, si chiude con un flop. Il generale Khalifa Haftar, che controlla la Cirenaica, se ne è andato prima della sessione plenaria conclusiva. Lasciando però la sua delegazione a seguire i negoziati ai tavoli economici e della sicurezza. Il generale ha rilasciato anche un'intervista in cui ha confermato di non aver partecipato appieno alla conferenza e ha aggiunto: "Non parteciperei nemmeno se dovesse durare cent'anni". Anche la Turchia ha abbandonato i lavori anzitempo perché "profondamente delusa" per essere stata esclusa da un incontro di questa mattina tra Haftar e altri Paesi, tra cui Italia, Egitto e Russia. Secondo il sito The Address, vicino al capo dell’esercito nazionale libico, Haftar ha lasciato il capoluogo siciliano "al termine di un incontro sulla sicurezza della Libia e con i Paesi confinanti". "Non è utile cambiare il cavallo mentre si attraversa ancora il fiume...", con questa metafora il generale si è rivolto, come si apprende da fonti diplomatiche, ad alFāyez Muṣṭafā al-Sarrāj, il presidente del Consiglio presidenziale e primo ministro del governo di Accordo Nazionale, durante l’incontro avvenuto a Villa Igiea alla presenza di Conte. Una metafora per spiegare a Sarraj che "non c’è bisogno di cambiare l’attuale presidente prima delle prossime elezioni". Per quanto riguarda la Turchia, il vicepresidente di Ankara, Fuat Oktay, ha detto che "ogni riunione che esclude la Turchia non può che essere controproducente per la soluzione del problema. Il meeting informale che si è tenuto stamattina con alcuni players e che li ha presentati come protagonisti di spicco del Mediterraneo è un approccio molto fuorviante e dannoso al quale ci opponiamo con veemenza", ha aggiunto Oktay. La Turchia, infatti, lamenta di non essere stata invitata. Haftar, invece, accusa regolarmente Turchia e Qatar di appoggiare militarmente e finanziariamente i suoi rivali, compresi gli islamisti. All’incontro hanno partecipato, oltre al premier Conte e al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il presidente egiziano Al Sisi, quello tunisino Beji Caid Essebsi, l’inviato speciale Onu per la Libia Ghassan Salamé, il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, il premier russo Dmitry Medvedev, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier dell’Algeria Ahmed Ouyahia.