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Dà fuoco alla sua auto poi accoltella i passanti. Terrore a Melbourne

Davide Di Santo
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Allarme terrorismo a Melbourne in Australia: un uomo di origini somale ha parcheggiato l'auto in una zona commerciale e, dopo aver dato fuoco al mezzo, si è scagliato a colpi di coltello contro i passanti e contro gli agenti di polizia intervenuti. Ha ucciso una persona e ne ha ferite altre due. L'uomo è stato fermato dalle forze dell'ordine, a colpi di pistola al petto, ed è morto in ospedale. Secondo alcune testimonianze, non confermate dalla polizia, urlava "Allah Akbar" durante l'assalto. L'aggressore e la sua famiglia erano già noti all'anti-terrorismo australiano: lui aveva alle spalle accuse minori per droga, furto e guida pericolosa ed era arrivato in Australia dalla Somalia negli anni '90, stabilendosi nei sobborghi a nord-ovest di Melbourne. «C'è ancora molto lavoro da fare», ha fatto sapere il capo della polizia, Graham Ashton, sottolineando che l'attacco viene indagato come terrorismo. All'interno dell'auto dell'aggressore sono state trovate anche bombole di gas, su cui stanno indagando gli inquirenti. La rivendicazione dell'Isis non si è fatta attendere: «L'autore dell'attacco a Melbourne è uno dei combattenti dello Stato islamico e ha compiuto l'attacco rispondendo all'appello di colpire dei sostenitori dell'alleanza occidentale», ha fatto sapere l'agenzia Amaq, organo di propaganda dell'Isis. L'assalto è avvenuto alle 16.20 (ora locale, le 6.20 in Italia) nell'ora di punta. L'area, che ospita diversi edifici commerciali e uffici, è stata evacuata e isolata dalla polizia. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo alla guida di un'auto, un'utilitaria a quattro ruote motrici, si è recato a Bourke Street e ha parcheggiato; ha quindi appiccato il fuoco al mezzo e poi è uscito, aggredendo i passanti. Rapida la reazione delle forze dell'ordine che velocemente sono arrivate sul posto. Ma l'uomo ha tirato fuori un coltello e ha cominciato a menare fendenti contro gli agenti. Agghiaccianti le immagini subito circolate su Internet: si vede un veicolo che brucia muovendo lentamente verso il marciapiede, e un uomo alto, vestito in pantaloni bianchi e abiti neri, che mena fendenti, mentre a dar man forte agli agenti arriva un passante che usa anche un carrello della spesa per arginare la furia dell'aggressore. Un poliziotto ha infine tirato fuori la pistola e l'ha colpito al petto, ferendolo gravemente. Trasferito in ospedale, l'aggressore è morto dopo circa un'ora.  Il premier dello Stato di Victoria, Daniel Andrews, ha espresso le sue condoglianze, ringraziando gli agenti e i passanti per la loro risposta «molto veloce». Condoglianze sono arrivate anche dal premier Scott Morrison che ha «condannato questo atto di terrorismo», lodando «il coraggio della polizia». «Gli australiani non si faranno intimidire da questi spaventosi attacchi, noi continueremo a vivere le nostre vite e godere delle libertà che i terroristi detestano». Bourke Street era già stato teatro di un attentato, il 20 gennaio 2017: un'auto allo sbando aveva investito un gruppo di pedoni ed erano morte sei persone, tra cui un bebè e una bimba di 10 anni.

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