Dal lavoro al fisco, ecco i jolly di Trump
Il presidente Usa ha vinto l'ennesimo referendum su se stesso. Puntando sull'occupazione ha sconfitto democratici e opposizione interna
Con le elezioni di metà mandato Donald Trump ha fatto una scommessa su se stesso e ha fatto bingo. Un bingo che crea le condizioni per la riconferma alla Casa Bianca nel 2020 per altri quattro anni. L'obiettivo dichiarato allo staff è stato uno solo: “Devo fare di più dei miei predecessori, in termini non solo di seggi ma di performance nella campagna elettorale”. Così si è rimesso a viaggiare in lungo e in largo per l'America, a cercare di intercettare i bisogni delle persone per farli diventare punti del futuro programma elettorale. E in questo tour de force Trump si è di nuovo trovato solo, con la famiglia che lo ha supportato moralmente e fisicamente, i figli sguinzagliati in comizi in tutti gli Stati a ricordare i risultati dell'economia degli ultimi due anni. Un Pil che nel secondo trimestre del 2018 è cresciuto del 4,2%; la disoccupazione ai minimi dal 1969 con un tasso del 3,7%, che significa che ci sono più offerte di lavoro che gente che cerca. Il che significa a sua volta che c'è più scelta per i lavoratori e si possono spuntare condizioni più favorevoli e salari più alti. Il che significa ancora che l'enorme taglio delle tasse avrà favorito magari anche i più ricchi e le imprese, ma gli effetti si sono sentiti a cascata su tutta la popolazione, classi medie e basse incluse. In America sono tornati la fiducia, l'ottimismo e il benessere. E per quanto il vice presidente del Consiglio italiano, Luigi Di Maio, se ne voglia impossessare, la politica economica di Trump ha nulla o poco a che vedere con quella del governo giallo-verde. Perché il taglio delle tasse del presidente Usa, sia pure in deficit, è di 1.500 miliardi di dollari in dieci anni, e altrettanti 1.500 miliardi in dieci anni sono stati destinati a investimenti. Nella Legge di bilancio italiana non c'è né l'una né l'altra cosa. Nei prossimi due anni, allora, Trump non... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI