usa al voto
Midterm, America spaccata in due. Camera ai Democratici, i Repubblicani mantengono il Senato
Dalle elezioni di midterm negli Usa, solitamente sfavorevoli ai presidenti, Esce un Congresso diviso ma Donald Trump rafforza la presa sul Senato e rivendica una «grande vittoria», nonostante i dem abbiano conquistato la Camera. Due anni dopo il trionfo a sorpresa del miliardario, candidato alla Casa Bianca senza la minima esperienza politica e diplomatica, la perdita della Camera, nonostante gli eccellenti indicatori dell’economia Usa, è senza dubbio una battuta d’arresto, che fa di Trump un’«anatra zoppa». Ma gli americani non hanno messo in moto quell’onda blu auspicata dai democratici con un gioco di parole sul colore del parito. È stata solo «una increspatura», ha chiosato la Casa Bianca. Dall’altro lato i repubblicani - il cui colore è il rosso- hanno rafforzato la loro risicata maggioranza in Senato di almeno due seggi, forse anche tre. L’onda blu, insomma, sembra essersi infranta contro un muro rosso.Nelle midterm che hanno registrato il record di votanti, 113 milioni pari al 49%, il partito dell’Asinello, oltre alla Camera, ha conquistato alcune importanti poltrone di governatori e ha portato al Congresso molte donne e rappresentanti delle minoranze. Però, soprattutto nella prospettiva della corsa alla Casa Bianca del 2020, ha perso sfide sostanziali ed è ancora alla ricerca di un vero candidato, mentre i repubblicani, depurati di molte voci contrarie, si stringono intorno al loro presidente. Il Gop ha rinsaldato il controllo del Senato per altri due anni con una maggioranza che diventa ancora più conservatrice grazie alla vittoria dei candidati fedeli a Trump. In Texas l’ex avversario di Trump, Ted Cruz, ha battuto il popolarissimo e meglio finanziato astro nascente dem Beto ÒRourke; l’afroamericano Andrew Gillum ha perso la corsa a governatore della Florida; l’afroamericana Stacey Abrams sembra destinata alla sconfitta in Georgia, senza neanche il ballottaggio; Randy Bryce, il metalmeccanico che dopo aver vinto contro un cancro aspirava al seggio di Paul Ryan (Wisconsin) è stato battuto.Anche il fattore Kavanaugh, il giudice conservatore fortemente voluto da Trump e confermato alla Corte Suprema nonostante le accuse di molestie ai tempi del liceo, si è rivelato un boomerang per i dem: ha salvato il posto Joe Manchin (West Virginia), unico senatore democratico a votare a favore della nomina, ma Joe Donnellly (Indiana) ed Heidi Heitkamp (North Dakota) hanno dovuto cedere il passo agli sfidanti repubblicani. «Ho ricevuto così tante congratulazioni, da così tanti sulla nostra Grande Vittoria della notte scorsa, compresi Paesi stranieri (amici) che mi aspettavano, e speravano, su accordi commerciali», ha cinguettato Trump. «Grazie a voi domani sarà un nuovo giorno in America», ha invece la esultato ex leader di minoranza alla Camera e prima speaker donna della Camera, l’italo-americana Nancy Pelosi, che potrebbe tornare a guidare l’opposizione democratica. I democratici potranno ora avviare alla Camera le inchieste parlamentari sul Russiagate ed eventualmente una procedura di impeachment ma hanno già lasciato intendere che rinunceranno, anche perchè si infrangerebbe contro lo scoglio della maggioranza di due terzi necessaria al Senato. «Se ci indagheranno, lo faremo anche noi», ha minacciato Trump, che pensa già al 2020.