Sisma a est di Bali
Terremoto in Indonesia, i morti sono 142. La Farnesina: non ci sono italiani coinvolti
Sale a 142 il numero delle vittime del terremoto che ieri sera ha colpito l'Indonesia, nella zona dell'isola di Lombok, con una magnitudo di 6.9. Secondo il portavoce dell'Agenzia per i disastri naturali, Sutopo Purwo Nugroho, almeno 209 persone sono rimaste gravemente ferite. Il sisma ha distrutto 13mila edifici. Il bilancio pertanto è destinato ad aumentare, man mano che i soccorritori si fanno strada tra la macerie. Finora sono state evacuate migliaia di persone. Le strade sono danneggiate, così come i ponti, e molte località sono difficili da raggiungere. Da ieri è in corso un'operazione per evacuare circa 1.200 turisti dalle Gili, tre minuscole isole tropicali a pochi chilometri a nord ovest da Lombok. "Non risultano italiani feriti o irreperibili" dopo il forte sisma che ha colpito l'isola di Lombok in Indonesia. Lo riferisce la Farnesina che è a lavoro da ieri con "l'Unità di crisi e la rete diplomatica" sul territorio indonesiano e "ha dato assistenza ai connazionali presenti". In queste ore la rete del ministero degli Esteri sta "continuando a monitorare con la massima attenzione" la situazione per "fornire assistenza". Molti edifici, secondo le autorità, sono stati danneggiati dalla scossa, il cui ipocentro è stato registrato dall'istituto geologico statunitense (Usgs) a 10 chilometri sottoterra. La scossa principale è stata poi seguita da un'altra di potenza moderata, registrata a 5,4, e poi da due decine di repliche. Gli abitanti di Mataram hanno raccontato di aver sentito il potente sisma e di essersi quindi rifugiati velocemente in strada, mentre le linee elettriche s'interrompevano e il principale ospedale della città evacuava i pazienti ricoverati. Tra le vittime ci sono certamente un bambino di un anno e un anziano di 72 anni. Secondo il bilancio, al momento provvisorio, altre 52 persone sono rimaste ferite. Dopo il sisma, le autorità hanno diffuso un'allerta tsunami, invitando gli abitanti a restare calmi e cercare rifugio in luoghi a elevata altitudine. L'allerta è poi stata revocata. Secondo Sutopo Purwo Nugroho, portavoce dell'agenzia per la gestione dei disastri indonesiana, i danni agli edifici sono riconducibili soprattutto al fatto che "la maggior parte di essi è costruita con materiali deboli". In due villaggi l'acqua del mare è entrata con altezze di massimo 13 centimetri, ha poi spiegato il capo dell'agenzia meteorologica, di climatologia e geofisica, Dwikorita Karnawati, parlando alla tv locale. Inoltre, il sisma ha causato anche danni alle linee elettriche fino alla città di Bandung, a circa 955 chilometri da Mataram, sulla vicina isola di Giava. La scossa è stata sentita con forza anche nella vicina isola di Bali, frequentata meta turistica. Una settimana fa un terremoto di potenza 6,4 aveva colpito l'isola di Lombok, uccidendo 17 persone e danneggiando centinaia di edifici. Quel sisma aveva provocato varie frane, che avevano intrappolato escursionisti che si trovavano su popolari vie di montagna.